“A Trento, l’ordine di sfratto per 47 famiglie dagli alloggi di servizio di carabinieri, poliziotti e finanzieri in pensione lascia basiti.
Si tratta di nuclei familiari che da anni vivono in abitazioni di proprietà del demanio e di altri Enti locali per i quali, nel corso dei decenni, non è arrivata soluzione.
Adesso, davanti a pensionati, alcuni dei quali anche con disabilità, e vedove, si è pensato bene di agire con l’ingiunzione di sfratto. USIF ha già denunciato il problema che esiste anche in altre città.
A Roma si vive una situazione analoga di sfratti, mentre a Venezia gli sfratti arriveranno a breve in quanto i canoni di locazione degli alloggi ATER sono stati maggiorati in alcuni casi anche del 300% e vengono richiesti anche gli arretrati di diverse annualità.
Una situazione drammatica e non più sostenibile per chi indossa una divisa e per le improbabili promesse di chi a vario titolo, proprio in queste regioni in cui più si manifestano problematiche di emergenza abitativa per le Forze dell’ordine, assicura ai cittadini maggiore sicurezza e legalità nelle città.
USIF, il Sindacato dei Finanzieri, ancora una volta si schiera a fianco di tutti i colleghi del Comparto Sicurezza e Difesa e dopo avere invitato, invano, la politica locale chiede ora un intervento di carattere nazionale per affrontare la questione e auspica sin d’ora a una favorevole definizione per gli operatori di polizia, ma soprattutto per la collettività. Solo così sarà possibile creare sicurezza e legalità sul territorio.
Dopo il conclamato disinteressamento dei Governatori e Giunte Regionali, rivendichiamo un intervento del Governo, affinché possa essere sanata una situazione paradossale che a volte equipara i servitori dello Stato ad occupanti abusivi o morosi per canoni di locazione che non potranno mai essere affrontati in quanto non adeguatamente correlati ai propri stipendi”.
Lo comunica, in una nota, Vincenzo Piscozzo, Segretario Generale dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF).