Una scena senza tempo: soldati rubano galline in un pollaio ucraino.
Potrebbero essere legionari dell’antica Roma, lanzichenecchi svizzeri o granatieri napoleonici perché la razzia di cibo è sempre stata caratteristica di ogni conflitto.
In questo caso si dovrebbe trattare di militari russi: le fasce bianche che indossano sulla gamba e sul braccio sono utilizzate dalle truppe di Mosca che combattono intorno a Kiev e sul fronte meridionale, mentre nel Donbass usano il colore rosso delle milizie separatiste.
Gli ucraini invece impiegano fasce gialle. In questa guerra i rivali hanno armi e uniformi praticamente identiche: distinguere amici e nemici è veramente complicato. Quanto al cibo, l’esercito di Putin pare in grande difficoltà: sono state mostrate “razioni K”, i pacchi confezionati che contengono il pasto per una giornata, scadute dal 2015.