Nel trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio, il veliero sede dell’Accademia navale – ormeggiato fino a domani alla banchina Sammuzzo – rende omaggio ai magistrati uccisi.
“Mio fratello amava il mare, restò alcuni mesi su questa nave. Poi si laureò in Ingegneria ma non apprezzava la disciplina che cercava di plasmare il suo carattere e andò così a Giurisprudenza”.