«Vi ordino di uscire da questa sala»: la frase pronunciata mercoledì sera all’indirizzo di due carabinieri, nel pieno del Consiglio comunale, è destinata restare nella storia imperiese. L’intervento dei carabinieri era stato chiesto dalla consigliera M5s Maria Nella Ponte, che contestava come molti consiglieri e il sindaco non indossassero la mascherina.
La Ponte ha chiesto di intervenire prima al presidente del Consiglio Pino Camiolo, che ha però risposto di ritenere «sufficiente per la sicurezza la presenza di paratie di plexiglas» fra gli scranni di ciascun consigliere. L’esponente di opposizione ha quindi abbandonato l’aula e chiesto l’intervento degli agenti della Polizia municipale presenti a Palazzo. Visto che non sono intervenuti, ha telefonato ai carabinieri. Poco più tardi è giunta una pattuglia e due militari sono entrati nella sala, raggiungendo il banco dove erano seduti sindaco, presidente del Consiglio e segretario generale.Claudio Scajola si è alzato in piedi e con tono a dir poco deciso ha ordinato ai carabinieri di uscire. Cosa che entrambi hanno fatto dopo pochi e inutili tentativi di spiegare la loro presenza. Il gesto del primo cittadino si è basato sulle norme che inquadrano il Consiglio comunale quale organo con «autonomia funzionale e organizzativa», i cui lavori sono disciplinati da un regolamento.L’articolo 16 del regolamento prevede che la forza pubblica «non può entrare nella parte dell’aula destinata ai consiglieri se non per ordine del presidente e dopo che la seduta sia stata sospesa».
Non mancano reazioni. La maggioranza, in una nota, esprime «apprezzamento per l’intervento del sindaco» ed evidenzia che «il Consiglio comunale ha vissuto una delle pagine più buie degli ultimi decenni. Non era mai successo, ad Imperia, che il dibattito consiliare fosse interrotto da un intervento in armi di una forza pubblica». Dall’opposizione, il gruppo di Cambiamo «si dissocia e condanna fermamente il comportamento tenuto dal consigliere del Movimento 5 Stelle durante la seduta». Intanto ieri il responsabile della sicurezza in Comune, ing. Lorenzo Grassano, ha spiegato che, vista la presenza di schermi divisori e la distanza fra le postazioni dei consiglieri, da seduti, l’uso delle mascherine non è obbligatorio»