Vernice, sputi e 10 agenti contusi. Tensione e scontri al corteo del 1 Maggio a Torino

Polizia scontri torino

Clima teso al corteo torinese del Primo Maggio: provocazioni e cariche. Un gruppo di lavoratori del food delivery, che chiedeva di sfilare “per portare la loro voce di sfruttati”, ha cercato di entrare nel corteo da Galleria San Federico ma è stato stato fermato dalle forze dell’ordine in assetto anti sommossa. Intanto, dal corteo si è levato il grido “dentro, dentro”. I rider hanno contestato il passasggio del sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.

La polizia ha poi portato una doppia carica contro lo spezzone antagonista del corteo, arrivato in via Roma, a due isolati da piazza San Carlo dove è stato allestito il palco per gli interventi ufficiali. Le forze dell’ordine hanno dovuto usare i manganelli contro i manifestanti, che brandivano i bastoni di bandiere e striscioni, per farli indietreggiare. Dal corteo antagonista e No Tav si è levato a più riprese il grido “Vergogna!” mentre alcuni manifestanti hanno lanciato uova di vernice contro le forze dell’ordine.

Secondo quanto riporta l’Ansa, sarebbero rimasti contusi dieci agenti del Reparto Mobile. Anche gli antagonisti lamentano 5 feriti tra le loro fila e, sulla pagina social del centro sociale Askatasuna, accusano la polizia di avere agito “con violentissime cariche, completamente a freddo contro lo spezzone sociale per impedire alla Torino del futuro di entrare in piazza San Carlo”.

Nel frattempo, sempre secondo quanto di apprende, la Digos starebbe già visionando i filmati delle tensioni di piazza per individuare i responsabili e sarebbero oltre un centinaio le persone riconosciute tra militanti antagonisti, anarchici e del movimento NoTav. Durante gli scontri, inoltre, la Digos ha sequestrato diverse aste di legno utilizzate dai manifestanti per forzare il cordone delle forze dell’ordine.

“Esprimo la mia solidarieta’ e vicinanza al funzionario e agli agenti della Polizia di Stato rimasti feriti durante alcuni disordini a Torino”, ha commentato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ribadendo come “siano inaccettabili le aggressioni nei riguardi delle forze di polizia, impegnate a tutelare la sicurezza dei cittadini ed oggi, in particolare, a garantire l’ordinato svolgimento delle tante manifestazioni pubbliche indette per celebrare la Festa dei lavoratori”. 

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