La «corda» fatta con le lenzuola annodate. Il salto dal muro di cinta. E poi via, verso la libertà: scavalcate le mura del carcere di Varese, dopo 48 ore sono ancora ricercati Roberto Nardello, 50 anni di Arcisate (Varese) e Anthony Ragona, 34 anni, di Barlassina (Monza e Brianza), evasi dalla casa circondariale nella zona semi centrale di Varese nel pomeriggio di lunedì. Le forze dell’ordine hanno diramato oggi le foto segnaletiche già in mano a tutte le pattuglie attive sul territorio per cercare di arrivare alla cattura dei due.
Nardello e Ragona erano finiti in manette e poi dietro le sbarre a marzo 2021 per una rapina a mano armata consumatasi nell’autunno del 2020: si erano spacciati per corrieri addetti alla consegna dei pacchi e con una pistola avevano minacciato i dipendenti di una casa di riposo a Porto Ceresio, portando via soldi e valori bollati. In un secondo episodio viene contestato il furto di alcuni utensili per giardinaggio in una casa parrocchiale di Arcisate.
Le ricerche al confine
La nota di rintraccio è stata diramata in particolare alla polizia di frontiera attiva nei pattugliamenti di «retrovalico» al confine con la Svizzera, alla Polfer e alle forze di polizia attive lungo i principali nodi stradali. L’evasione dal carcere dei Miogni hanno riacceso le polemiche sulla sicurezza di una struttura carceraria datata (130 anni) con un numero di detenuti ben oltre il consentito, e sotto organico per quanto concerne le unità della polizia penitenziaria in servizio.