“Era appassionato a quello che faceva, lo faceva per passione. Lo faceva proprio con sicurezza, si impegnava a farlo bene”. Queste le parole da Bertinoro (Forlì-Cesena) di Mariella Della Corna, madre di Elia Meta, 37 anni, morto insieme ad altri due compagni in Val di Rhêmes, in Valle d’Aosta.
All’alba è arrivata la notizia che non ha più lasciato speranze: sono stati trovati i corpi senza vita delle aspiranti guide alpine travolte da una valanga nell’alta val di Rhêmes.
Tra questi anche Elia Meta Della Corna, 37 anni, finanziere in servizio alla caserma di Entrèves. Da circa 10 anni viveva sulle Alpi. Era nato a Ravenna, ma era poi cresciuto e vissuto a Santa Maria Nuova, frazione di Bertinoro (Forlì-Cesena). Dopo aver frequentato l’Istituto professionale “Comandini”, Elia è entrato in Marina e quindi nella Guardia di finanza, specializzandosi nel soccorso alpino.
Il doppio cognome indica che era stato affidato da piccolissimo, insieme a una sorella gemella Sara, alla famiglia Della Corna, molto conosciuta in paese, attivissima nel campo della solidarietà. Per dare un’idea: subito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, la famiglia Della Corna si è attivata per dare una mano, mettendo a disposizione dei profughi la casa di Santa Maria.
Il cuore grande di Francesco e Mariella Della Corna li ha portati negli anni – dopo aver messo al mondo tre figli naturali – a prendersi cura di moltissimi giovani, fino a 19 persone insieme, nella casa di via Bagalona: giovani in affido, anziani rimasti soli, minori in fuga da ambienti difficili.Il fratello Mattia è consigliere comunale d’opposizione a Bertinoro. Elia, che lascia un figlio di 5 anni, voleva diventare guida alpina-maestro di alpinismo. Enorme sconcerto nel suo paese d’origine.
La mamma di Elia: “Una disgrazia non prevedibile”
“Erano tutti degli esperti”, spiega la madre che lo ha accolto nella sua casa famiglia quando aveva solo cinque mesi. Oltre all’impiego nel Soccorso alpino della Guardia di finanza, Meta lavorava già come Guida alpina, “era un lavoro privato con delle associazioni che ci sono là. Gli piaceva tantissimo – dice ancora lei – al suo lavoro era molto attaccato e lo faceva bene, scrupolosamente.
Solo che purtroppo è arrivata questa frana. Non è che loro hanno colpe o qualcuno ha colpe. Sono quelle frane non previste che sono arrivate e loro ci sono rimasti proprio sotto. Quello che era davanti, la guida, si è salvato perché era ai margini”.Della Corna precisa che Meta «da qualche anno aveva incominciato la scuola per Guida alpina, e già esercitava, e adesso erano andati per dare l’ultimo esame”.
L’addio della gemella Sara
La morte di Elia Meta Della Corna ha spezzato il cuore della sorella gemella, Sara. “È un dolore troppo grande. Troppo. Il mio gemello era tutta la mia famiglia, tutta la mia storia , tutto il mio passato e presente. Eravamo Noi. Ero io”, sono le parole che ha affidato a un post su Facebook corredato di foto da bambini affiancata a una recente in riva al mare.
Sara si definisce “incredula che possa essere successo”. E scrive che “ai miei occhi sei sempre stato indistruttibile, infallibile, forte”. Definisce Elia “quella parte di me che ora non c’è più”, al punto da sentire “un vuoto incolmabile, una lacerazione profonda e talmente grande che mi sento veramente venire meno. Mi manchi da morire”. Sara, che ha partecipato ad alcuni concorsi di bellezza e ha avuto esperienze lavorative in tv e su alcune testate online, è incinta.
Il fratello Mattia
Anche un altro fratello di Elia, il consigliere comunale di Bertinoro Mattia, ha scritto uno struggente messaggio d’addio: “Ti sei unito a Cristo nel giovedì di Pasqua. Ti immagino già a cantare le lodi a Dio. Il bene che c’è non è misurabile. Fratello mio ci incontreremo di là”.
Il sindaco Allegni
Cordoglio anche dal sindaco di Bertinoro Gessica Allegni: “Mi stringo alla famiglia Della Corna colpita da una tragedia che coinvolge tutta la comunità bertinorese e in particolare quella di Santa Maria Nuova. Una famiglia da sempre vocata alla cura degli altri, come Elia, che ha fatto di questi valori il proprio progetto di vita. A loro giunga l’abbraccio e la vicinanza di tutta l’amministrazione comunale”.