Tempo ormai scaduto: dal 15 dicembre scatta l’obbligo di vaccinazione per militari, docenti e poliziotti. Chi non si adegua sarà sospeso subito dal servizio. Il decreto legge sul super green pass approvato dal Consiglio dei ministri il 24 novembre è perentorio. Così il capo della Polizia, Lamberto Giannini, ha firmato ieri una circolare urgente per gli uffici del dipartimento Ps e tutti i questori sul territorio. Si vaccini chiunque non l’abbia fatto, è il senso del messaggio del prefetto Giannini. La sospensione dal servizio in caso di inadempienza sarà dolorosa ma inevitabile e immediata. Si possono aggiungere perfino multe da 600 a mille euro.
Verifiche immediate dal 15 dicembre
I dirigenti degli uffici dal 15 dicembre «devono verificare immediatamente» se l’obbligo vaccinale «è stato rispettato». Il termine «immediamente» è scritto in modalità sottolineata: non sono ammessi indugi o rinvii. Il personale «anche se assente», dice la circolare, lo stesso 15 dicembre dovrà produrre al suo responsabile d’ufficio la certificazione vaccinale. Se non perviene, l’interessato deve produrre entro cinque giorni il certificato di vaccino, se l’ha fatto; le condizioni eventuali di esenzione; a richiesta di prenotazione. L’ultimo caso in questi giorni sta diventando frequente e numeroso. Molti agenti così come militari hanno deciso alla fine di vaccinarsi. Lo spauracchio della sospensione dal servizio e della perdita dello stipendio fa effetto.
Procedure in massimo 23 giorni
Se parte la richiesta di prenotazione nel frattempo il poliziotto va in ufficio con il tampone fatto e il green pass versione base. Se non lo fa «sarà collocato in posizione di assenza ingiustificata». I dirigenti chiederanno a chi si vaccina di trasmettere entro tre giorni massimo il certificato dell’avvenuta vaccinazione. Se invece scatta la mancata presentazione dei documenti perchè l’agente intende non rispettare l’obbligo vaccinale «l’atto di accertamento dell’inadempimento determina l’immediata sospensione» del poliziotto. Non ha conseguenze disciplinari e conserva il posto di lavoro, ricorda Giannini, ma al lavoratore «non è dovuto alcun compenso» e gli vengono ritirati «la tessera di riconoscimento, la placca, l’arma in dotazione individuale e le manette».
Multe a chi non controlla o va in ufficio e non può
La «violazione dell’obbligo vaccinale» comporta anche l’applicazione da parte dei prefetti di «sanzioni pecuniarie amministrative» come ricorda la nota del capo della Polizia. Sono «il pagamento di una somma da 600 a 1000 euro» più le «eventuali conseguenze disciplinari» se si va in ufficio senza essere vaccinati. Ma anche i responsabili delle strutture rischiano: se non assicurano il rispetto dell’obbligo sono passibili di sanzioni «da 400 a 1000 euro» più le possibili implicazioni disciplinari. La grande scommessa – vale per la Polizia di Stato così come il personale della DIfesa, la Guardia di Finanza, la Polizia Penitenziaria – è ridurre al minimo assoluto la quota di personale No Vax. Nel comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico fino a circa una settimana fa erano circa 50mila. Ma da giorni la corsa all’ultimo miglio per il vaccino è scattata per molti.