Andrea Oxilia, capitano dei Carabinieri, è giunto secondo al concorso “Te lo dico in poesia” indetto da Fanep, l’associazione che aiuta bambini e ragazzi affetti da patologie neuro-psichiatriche o disturbi dell’alimentazione. Un secondo gradino del podio che ivela la passione del capitano Oxilia che, ammette, “ho già vinto alcuni concorsi a livello nazionale, ma questo riconoscimento mi gratifica in modo particolare per tante ragioni.
La poesia è scritta in cimbro, lingua germanofona che si parla sulle montagne di Verona e in alcune zone del Trentino, la mia terra d’origine – dice –. Tenerla viva, come tutte le minoranze linguistiche storiche, credo sia importantissimo, e che dal cimbro possa arrivare un aiuto concreto in termine di beneficenza fa ancora più piacere”.
L’incontro era il tema del concorso, ed ‘incontro’ è anche la traduzione del titolo ‘Vingasi’ scelto da Oxilia. “Nelle tre strofe della poesia ho immaginato che in questo periodo di gelo e di distanza ci si possa guardare dentro, si possa fare un viaggio intimo di riflessione dentro se stessi preparatorio agli incontri che verranno, quando ci si potrà tornare ad incontrare”. La passione di Oxilia per la poesia è nata “sin dall’età dell’adolescenza”, e non ha mai smesso di battere. “Il lavoro che svolgo non è un impedimento, anzi dà proprio linfa ed energia ai miei pensieri.
Più sono impegnato e più sono ispirato, quasi fosse un studio inconscio di ciò che mi succede di fianco” conclude il capitano.
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