Un grammo di marjiuana lo fa escludere dal concorso per finanzieri: il Tar gli dà ragione e lo riammette

Guardia di Finanza
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Tutta colpa di un grammo di marijuana. Aveva partecipato al concorso pubblico, per titoli ed esami, volto al reclutamento di 1.409 allievi finanzieri, bandito lo scorso anno e la cui graduatoria è stata pubblicata il 21 marzo 2022.

Aveva anche superato tutte le prove previste ma anziché essere in attesa dell’assunzione è stato escluso per “mancato possesso dei requisiti di moralità e di condotta”. Il giovane del Viterbese non ha però mollato, presentando ricorso al Tar per impugnare l’esclusione. E il tribunale amministrativo regionale gli hanno dato ragione.

I fatti risalgono a otto anni fa. Come si legge nel provvedimento dei giudici “il ricorrente ha esposto di essere stato escluso dall’anzidetto concorso per l’asserita assenza del requisito della condotta incensurabile, in quanto in data 11 luglio 2014, militari della Stazione dei Carabinieri di Montalto di Castro, nell’ambito di un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti, insospettiti dal comportamento assunto dall’aspirante, il quale, alla vista degli operanti, si accovacciava nei pressi di una siepe, procedevano ad un controllo del medesimo.

All’atto dell’identificazione, il candidato (ancora minorenne), tornato in posizione eretta, lasciava cadere un pacchetto di sigarette contenente un involucro in cellophane nel quale veniva rinvenuto un grammo di sostanza stupefacente del tipo marijuana”. 

Il giovane allora “si è dichiarato occasionale assuntore di droghe leggere” e, per tale episodio, è stato segnalato alla Prefettura di Viterbo che, il 28 ottobre  ha definito il procedimento amministrativo a carico del candidato con il “formale invito a non fare più uso di sostanze stupefacenti o psicotrope”. Dal Comando Generale della Guardia di Finanza questo episodio oltre che essere esplicita causa di esclusione, è stato ritenuto “inconciliabile con i basilari doveri di ogni militare””.

L’aspirante finanziere ha però impugnato il provvedimento, perché “l’Amministrazione ha ingiustamente ritenuto la carenza dei requisiti di moralità, senza tenere conto della circostanza che l’episodio contestato sia risalente nel tempo (luglio 2014) e occorso quando era ancora minorenne”.

E nei giorni scorsi il lieto fine: ribadendo l’illegittimità di un ”provvedimento di esclusione dal concorso che risulti caratterizzato da una insufficiente valutazione e motivazione, con riferimento alla risalenza temporale, all’unicità dell’episodio di vita (uso di sostanze stupefacenti), alla condizione di minore età all’epoca del fatto, al giudizio psico – fisico di idoneità al servizio militare, nonché alla concreta condotta durante la prestazione del servizio e negli anni successivi, che non ha dato causa ad alcun rilievo”, il Tar ha accolto il ricorso e annullato l’esclusione.

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