Uno scambio di persona ha costretto un ufficiale della Marina Militare ad alcuni giorni agli arresti domiciliari: un errore per il capitano di fregata è rimasto coinvolto nel blitz ‘Gargano Nostrum’ compiuto principalmente a Cagnano Varano, che il 13 ottobre scorso ha portato all’arresto di 14 persone.
A fare luce sulla vicenda è l’avvocatessa Michele Scafetta. Nella giornata di ieri il Gip del Tribunale di Foggia ha disposto l’immediata revoca della misura cautelare sollevando il militare da ogni accusa.
Un qui pro quo scaturito da uno dei video ripresi nel corso delle indagini, nel corso del quale si vede un uomo anziano e padre dell’ufficiale scendere dall’auto e un’altra persona di spalle o al massimo di profilo. “Le forze dell’ordine, risalendo al proprietario dell’auto attraverso la targa – ha riferito il legale all’Adnkronos l’avvocato – hanno identificato l’uomo del video nel capitano di fregata effettivamente proprietario del veicolo, ma quell’uomo di spalle ripreso nel video, non era l’ufficiale ma il fratello”.
Uno scambio di persone: “Il capitano Michele Di Michele nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Michela Valente, ha confermato che pure essendo intestatario della vettura Peugeot e mantenendo la residenza a Cagnano Varano, risulta vivere stabilmente in un’altra città del centro Italia per motivi di lavoro. L’ufficiale ha dunque chiarito la sua posizione fornendo al gip prove inconfutabili della propria estraneità ai fatti”.