LE LEGGI CHE TUTELANO LA VITA E LA SALUTE DEI LAVORATORI NON VANNO INTREPRETATE MA RIGOROSAMENTE APPLICATE.
L’Arma dei Carabinieri, quale Forza di Polizia a competenza generale e in servizio permanente di Pubblica Sicurezza, tra i numerosi compiti che svolge a favore del cittadino, si occupa anche di tutte le attività a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica: dal controllo del territorio, ai servizi di ordine pubblico, alla tutela degli interessi diffusi della collettività, cui sono dedicati i reparti specializzati. Fatta questa premessa, il Segretario Generale USMIA Carabinieri Carmine Caforio si domanda: i Carabinieri continuano a garantire la sicurezza sul territorio, anche a costo della vita, ma la loro salute è adeguatamente tutelata? Purtroppo, nonostante le numerose aggressioni a cui assistiamo giornalmente contro le Forze dell’Ordine, i militari che NON appartengono alla “Linea Mobile” (ci riferiamo a tutti quei reparti inquadrati nell’ambito dell’organizzazione territoriale, che svolgono servizio operativo in uniforme con particolare riferimento a Tenenze e Stazioni) continuano ad essere impiegati di rinforzo nei servizi di Ordine Pubblico, sprovvisti della prevista uniforme che consente di adempiere agli specifici compiti istituzionali agevolmente e, soprattutto, in completa sicurezza.
Non dimentichiamo – sottolinea Caforio – che quando le manifestazioni degenerano, non di rado vengono utilizzati ordigni rudimentali (es. bottiglie molotov) e materiale esplodente, provocando incendi e quindi ulteriori rischi per gli operatori di polizia sprovvisti di uniformi ignifughe. Il Testo Unico in materia di sicurezza sul lavoro, tra gli obblighi del datore di lavoro e dei dirigenti di settore – i quali organizzano e dirigono le varie attività secondo le attribuzioni e competenze conferite dalla norma –, annovera la fornitura, in favore dei lavoratori, dei necessari dispositivi di protezione individuale, tecnicamente indicati con l’acronimo “DPI”.
I Dispositivi di Protezione Individuale – in questo caso la “TUTA DA O.P. IGNIFUGA” – sono considerati dal legislatore come “qualsiasi attrezzatura o strumentazione destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore, allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante lo svolgimento delle sue mansioni, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo”, così come disposto dall’Art. 74 D.L.gs. 81/08 in c.d. con il D.Lgs. 475/92.
Appare chiaro, quindi – conclude Caforio –, come la citata uniforme, appositamente studiata per svolgere il servizio da cui prende il nome (TUTA da OP), riunisca tutte le caratteristiche tecniche e normative per essere classificata come un vero e proprio DPI, ragion per cui, disporre il suo utilizzo, a tutela della salute e della sicurezza del personale impiegato in tali contesti operativi, risulterebbe un dovere del datore di lavoro che, in caso contrario, potrebbe essere considerato inadempiente alle vigenti leggi in materia.
Comunicato Sindacale USMIA