Truffa su fondi Covid e favori a clan, tra gli arrestati c’è anche un carabiniere

carabiniere

C’è anche un brigadiere capo dei Carabinieri in servizio a Catania, P. M., di 50 anni, tra gli arrestati nell’ambito di una inchiesta su presunte truffe ai danni dello Stato con l’aggravante di avere agevolato il clan Santapaola Ercolano.

Al militare viene contestato anche il reato di accesso abusivo a un sistema informatico protetto, avendo più volte consultato le banche dati di polizia per finalità diverse da quelle connesse al servizio.

Il provvedimento cautelare nei suoi confronti è stato eseguito congiuntamente da carabinieri del comando provinciale di Catania e da personale della squadra mobile della Questura.

Il brigadiere, sempre secondo l’impostazione accusatoria, avrebbe collaborato nella realizzazione delle condotte fraudolente con un esponente di rango del clan Santapaola,- in quanto, oltre a curare i rapporti con i funzionari di banca, si sarebbe occupato della predisposizione della documentazione essenziale per l’indebita percezione del contributo come l’attivazione della partita Iva, la predisposizione della falsa documentazione reddituale e il suo inoltro telematico, nonché l’apposita attivazione di un’utenza telefonica e di una casella email nella quale pervenivano le varie comunicazioni bancarie alle quali rispondeva personalmente.

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