Rivolta nel carcere minorile di Treviso: quattro poliziotti penitenziari feriti – Episodio di violenza nel carcere minorile di Treviso ha portato nuovamente alla ribalta la crisi profonda che investe il sistema della giustizia minorile e le condizioni di lavoro della Polizia Penitenziaria. La rissa, avvenuta lunedì sera, ha coinvolto quasi tutti i detenuti, provocando il ferimento di quattro agenti, uno dei quali è stato colpito alla testa con un estintore. Trasportato in ospedale dove i medici sono intervenuti con diversi punti di sutura.
Rivolta carcere minorile Treviso quattro poliziotti penitenziari feriti: Le denunce dei sindacati
Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), attraverso il segretario regionale Giovanni Vona, ha espresso frustrazione per la mancanza di risposte da parte delle istituzioni, nonostante le segnalazioni fatte in passato. Vona sottolinea come il detenuto promotore della rissa sia lo stesso che nel 2022 aveva scatenato una rivolta, portando alla chiusura temporanea della struttura.
Il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, evidenzia il fallimento del Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità (DGMC), creato per specializzare l’intervento sulla devianza minorile. La soppressione dei Centri di Prima Accoglienza (CPA) e dei Centri Diurni Polifunzionali, secondo Capece, ha contribuito alla situazione attuale di ingovernabilità e sovraffollamento delle carceri minorili.
I punti chiave delle denunce
- Carenza di personale: La mancanza di agenti rende impossibile garantire la sicurezza.
- Strutture inadeguate: La chiusura di CPA e Centri Diurni ha tolto importanti strumenti di prevenzione e rieducazione.
- Detenuti problematici: La presenza di giovani adulti (fino a 25 anni) aggrava il clima di tensione nei minorili.
- Mancata gestione del disagio: Il DGMC non riesce a fronteggiare il cambiamento del profilo dei detenuti.
Le richieste del SAPPE
- Aumento di personale per fronteggiare le emergenze.
- Ripristino dei CPA e dei Centri Diurni Polifunzionali per gestire meglio il disagio minorile.
- Tutela dei poliziotti con normative adeguate.
- Riconoscimento della professionalità della Polizia Penitenziaria per un’efficace gestione delle strutture detentive.
La situazione attuale
Gli agenti feriti sono un’ulteriore dimostrazione di una crisi che sembra irrisolta. Il rischio, secondo i sindacati, è che senza interventi concreti, situazioni come quella di Treviso si ripetano, mettendo in pericolo sia il personale penitenziario sia il percorso rieducativo dei giovani detenuti.