Ancora un’aggressione ai danni del Personale di Polizia Penitenziaria di Trento. La denuncia arriva dall’USP, Unione dei Sindacati di Polizia Penitenziaria. È accaduto nel carcere di Spini di Gardolo nella mattinata del 4 novembre.
L’ispettrice di Polizia Penitenziaria è stata aggredita da un detenuto che, scrive USPP: “si è scagliato contro l’Ispettore procurandogli numerosi graffi sul viso e sul collo perché pretendeva di partecipare a delle attività dove lo stesso non eraautorizzato a presenziare”.
La poliziotta, che si è rivolta al pronto soccorso del Santa Chiara, ha avuto una prognosi di sette giorni. Una situazione insostenibile se non impossibile per l’USPP.
Sull’episodio aggiunge alcuni dettagli anche il SiNAPPe: il detenuto si sarebbe presentato senza autorizzazione presso le aule scolastiche con fare minaccioso. L’ispettrice di polizia chiamata ad intervenire ha condotto il detenuto nel suo ufficio spiegandogli che non si può andare a scuola senza una preventiva autorizzazione.
“La risposta – scrive SiNAPPe in una nota – è stata inizialmente di ripetuti volgari e indicibili oltraggi all’indirizzo della persona in quanto donna, a cui ha fatto seguito la vile aggressione e le necessarie cure presso il Pronto soccorso”.La stessa poliziotta era già stata vittima di un’altra aggressione lo scorso anno.
L’aggressione è avvenuta proprio mentre la Garante dei detenuti per il Trentino, Antonia Menghini, nella sua relazione periodica, denunciava la situazione di sovraffollamento e di carenza del personale nel carcere di Spini di Gardolo.