Si è sparato, nella tarda mattinata di oggi, con una pistola del padre, legalmente detenuta da quest’ultimo, un ex apprezzato carabiniere e ora titolare di un affermato studio di investigazioni private in Valtellina. Un giovane di 17 anni è morto suicida all’interno della sua abitazione in un paese della Valtellina. E’ quanto riporta ilgiorno.it.
Sarà l’autopsia, disposta dalla Procura della Repubblica di Sondrio, una volta ricevuti gli atti del tragico fatto, a fare piena luce sull’accaduto e a escludere in maniera definitiva, come pare già dai primi rilievi effettuati dalla squadra della Scientifica, che possa essersi trattato di un tragico incidente, avvenuto magari mentre il giovane maneggiava la pistola.
Quando sul luogo della tragedia sono giunti i soccorritori mandati con le ambulanze e automedica da Areu (l’Agenzia regionale emergenza e urgenza) per il ragazzo, purtroppo, non c’era più nulla da fare. Inutili anche i vari tentativi di rianimarlo. Il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso causato da un’arma da fuoco.
La pistola è poi stata sequestrata dai militari della caserma di Delebio e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Chiavenna. A questi ultimi ora, sotto la direzione del comandante, capitano Giuseppe Antonicelli e il coordinamento dei magistrati della Procura sondriese, tocca fare piena luce sull’episodio. Solo nella serata di ieri è trapelata la notizia.
In breve tempo nella zona teatro del grave fatto di cronaca sono giunte diverse “gazzelle“ dei carabinieri per avviare le prime indagini. Come è entrato in possesso dell’arma del papà da quest’ultimo custodita? È una delle domande a cui dovrà dare risposta l’inchiesta, mentre l’intero paese, a cominciare dal sindaco, Fabiana Pinoli, si stringe in un forte abbraccio ai genitori del giovane che, all’improvviso, ha deciso di togliersi la vita. ilgiorno.it