Choc a Torino, dove la notte scorsa è stato vandalizzato il monumento dedicato ai caduti di Nassiriya. Proprio nei giorni in cui i talebani hanno riconquistato l’Afghanistan, in Italia accade un fatto grave e difficilmente commentabile.
L’installazione, che si trova in corso IV novembre, è stata divelta alla base. Sul posto è intervenuta la polizia, che sta svolgendo accertamenti.
La sindaca di Torino, Chiara Appendino, ha commentato così l’accaduto: “Stanotte è stato danneggiato il monumento ai caduti di Nassiriya installato a Torino nel 2006. Le forze dell’ordine stanno indagando e gli uffici del Comune sono attivi per verificare la possibilità di ripristino. Il pensiero mio e della città torna alle famiglie delle vittime“
[sc name=”pubblicit” ][/sc]Nassiriya, la moglie del maresciallo ucciso: «Sono sconvolta»
«Sono sconvolta: provo molto sconforto. I responsabili di questo gesto mi fanno tanta pena. Sapere che i nostri caduti vengono colpiti e oltraggiati in questo modo è terribile. Non li lasciano in pace neanche ora che non ci sono più. Mio marito aveva 39 anni quando è morto. Spero che le forze dell’ordine siano già sulla strada giusta per identificare gli autori del gesto e che le istituzioni locali ripristino quanto prima il monumento per dare un messaggio chiaro a queste persone».
Lo ha detto all’Adnkronos Tiziana Montalto, vedova del maresciallo Alfio Ragazzi, rimasto ucciso nell’attentato del 12 novembre del 2003 a Nassiriya, commentando la distruzione, avvenuta questa notte a Torino, del monumento in ricordo delle vittime della strage irachena. «Non è la prima volta – ricorda Tiziana Montalto – che quel monumento viene aggredito.
Tutti dovrebbero amare la nostra patria e coloro che l’hanno servita. Il tricolore mi dà orgoglio. Quanto accaduto a Torino offende la nostra bandiera e il nostro Paese. Provo anche molto sconforto per quanto sta accadendo in Afghanistan: sembra ripetersi quanto già successo in Iraq. Ho molta tristezza, sembra che tutto sia stato vano».