Il giudice ha convalidato gli arresti e ha disposto che i due 28enne, che erano ai domiciliari, tornassero liberi, senza applicare alcuna misura.
La sera del 2 novembre un carabiniere in servizio presso la Compagnia di Tolentino, mentre si trovava libero dal servizio insieme ad un proprio familiare nell’area adibita a parcheggio antistante al centro commerciale, ha notato una ragazza che gridava rivolgendosi all’uomo che era con lei. Quasi immediatamente la donna si è allontanata dall’accompagnatore e si è avvicinata proprio al sottufficiale, dicendo che il fidanzato l’aveva picchiata, chiedendo aiuto e un passaggio a casa.
A questo punto il militare si è qualificato come appartenente all’Arma dei Carabinieri e ha subito notato un atteggiamento diverso da parte della giovane, che si è diretta verso la propria auto – lasciata aperta al centro della carreggiata con finestrini abbassati e luci accese – ed è salita dal lato guida. Resosi conto dello stato di alterazione psico-fisica della donna, che barcollava e parlava in modo confuso, a fronte della richiesta di aiuto poco prima rivoltagli, il militare ha deciso di aiutarla e l’ha trattenuta per evitare che partisse alla guida in quelle condizioni, invitando entrambi i giovani ad attendere l’intervento di una pattuglia e dei soccorsi.
Nel frattempo il ragazzo si è avvicinato e ha bloccato il braccio del carabiniere, strattonandolo e rivolgendosi al militare con toni molto minacciosi, allo scopo di consentire alla compagna di allontanarsi con la macchina. A quel punto, la donna ha estratto dalla tasca della tuta un cacciavite colpendo il dorso della mano del militare, che cercava di continuare a trattenere entrambi. Il carabiniere è stato poi colpito più volte a braccio e gamba con la portiera della macchina.
Alla vista della pattuglia sopraggiunta in quei momenti, entrambi i ragazzi hanno tentato di allontanarsi a piedi in direzioni opposte, ma sono stati inseguiti dai militari e poi fermati. Il sottufficiale ferito e con il polso sanguinante, è stato trasportato in pronto soccorso a Macerata, mentre i militari hanno proceduto all’ispezione dell’auto della ragazza, trovando un involucro di hashish da 21 grammi all’interno del vano del cruscotto anteriore. La perquisizione personale della giovane ha consentito inoltre di sottoporre a sequestro il piccolo cacciavite utilizzato per colpire il militare. Le operazioni finalizzate alla ricerca di ulteriore stupefacente sono state pertanto estese al domicilio della coppia, dove i carabinieri hanno trovato, all’interno del frigorifero, due sacchetti per alimenti in cellophane contenenti complessivamente 175 grammi di marijuana. Nella sala sono stati invece trovati due grinder per la triturazione della marijuana, due taglierini accanto ad altrettanti bilancini di precisione con scarsi residui di stupefacente, oltre a vario materiale per il confezionamento. Una ulteriore dose di hashish è stata trovata nella camera da letto. Il sottufficiale è stato curato presso il pronto soccorso dell’ospedale di Macerata, dove gli sono stati apposti i punti sulle due ferite da taglio al polso sinistro e gli sono state riscontrate contusioni multiple, con prognosi di 15 giorni.
I due aggressori sono stati tratti in arresto per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e sono stati accompagnati ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida, tenutasi questa mattina. Oggi i due fidanzati sono comparsi davanti al gip Giovanni Manzoni del tribunale di Macerata per la convalida degli arresti. Il 28enne ha negato che la droga trovata fosse per spacciare e che era di lei lui la consumava ogni tanto. Ha inoltre negato di aver fatto resistenza al carabiniere. Il giudice ha convalidato gli arresti e ha disposto che i due 28enne, che erano ai domiciliari, tornassero liberi, senza applicare alcuna misura.