Prima di leggere l’articolo CLICCA QUI per iscriverti alla nostra pagina Facebook e rimanere aggiornato
Mattinata di follia alcolica nel borgo di Paolo e Francesca culminata con l’arresto di un 40enne del posto per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni gravi. L’uomo ha cominciato scimmiottando la polizia municipale. Fingeva di dirigere il traffico. E concluso con una testata in faccia al comandante della stazione dei carabinieri di Gabicce mare, provocandogli la frattura del setto nasale.
Dopo la convalida della misura, il 40enne, di professione operaio, è finito davanti al giudice per la direttissima. Ha patteggiato la pena a 10 mesi, assistito dall’avvocato Enrico Marcelli. Pena sospesa e subito a piede libero.
“L’assedio al castello“ del 40enne è scattato verso metà mattinata. C’era ancora poca gente nel borgo. L’uomo è arrivato con un bel carico di alcol in corpo. Parlava a voce alta, era esagitato. E quando ha visto la polizia municipale, ha dato vita alla sua performance.
Si sarebbe messo ad imitarli, fingendo di dirigere il traffico. Poi è entrato nel cuore del borgo e lì è andato in scena il secondo atto. Si sarebbe steso per terra e avrebbe infastidito anche i passanti. A quel punto, gli agenti della polizia locale lo hanno invitato a smetterla per lasciarsi visitare dal pronto soccorso. Un invito non gradito, anzi. Il 40enne è diventato sempre più nervoso.
Così è partita la chiamata ai carabinieri. Sul posto è arrivata la pattuglia e lo stesso comandante, Cesario Indino. Ma alla loro vista, il 40enne si è tutt’altro che placato, arrivando a scagliarsi contro il comandante con una testata al volto. Per l’uomo sono scattate le manette.
Caricato sull’ambulanza, i sanitari lo hanno sedato. Trenta giorni di prognosi invece per la frattura al naso del comandante. Alla direttissima, l’imputato, ha accusato Indino di non “fargli vedere i figli”. Chiuso il conto con il patteggiamento, è tornato di nuovo in libertà.