Al finto avvocato e al sedicente carabiniere stavolta si è aggiunto un elemento decisivo per il buon esito della truffa consumata ai danni di un’anziana ternana.
Il pianto disperato della figlia della vittima che, finita nei guai per un presunto incidente stradale, implorava sua madre di aiutarla.
L’anziana donna, in preda al panico, ha perso la lucidità e non ci ha pensato neppure un istante prima di mettere mano al portafogli. Poco dopo si è affrettata a consegnare ai truffatori arrivati a casa sua tutto quello che aveva per evitare che la figlia fosse denunciata per le lesioni procurate a una donna che aveva investito con l’auto.
La truffa è andata in scena venerdì mattina, quando l’anziana ternana ha risposto al telefono fisso.
«Sono l’avvocato e sto tutelando sua figlia – dice l’uomo con fare deciso. Ha avuto un incidente stradale, ha investito una donna che è ricoverata in ospedale in condizioni gravissime. I familiari della vittima dell’incidente vogliono denunciarla ma io li ho convinti a non farlo concordando di pagare una cifra. Per evitare che sua figlia finisca in carcere bisogna trovare subito i soldi».
L’anziana all’inizio è titubante, sa bene che le truffe del finto avvocato sono all’ordine del giorno ma ad un certo punto comincia a preoccuparsi sul serio.
Durante la telefonata, come da copione, entra in scena anche il finto maresciallo dell’arma, che la invita a non perdere tempo perché la situazione rischia di degenerare con l’arresto della figlia.
Nel tira e molla tra avvocato e carabiniere, al telefono si sente la voce di una donna in lacrime: «Mamma sono io, ti prego aiutami».
Il piano disperato di quella che pensa sia davvero sua figlia fa cadere ogni dubbio nell’anziana ternana. Che prova a chiamarla ma non ci riesce perché il telefono fisso resta bloccato dalla precedente conversazione con i truffatori. Il resto è storia già vista tante volte a Terni e provincia.
Una decina di minuti dopo a casa dell’anziana arriva l’avvocato e lei gli consegna tutti i soldi che ha.
Solo qualche ora dopo, parlando con sua figlia, la vittima scopre di essere stata vittima di un raggiro studiato nei minimi particolari.
Episodi che, negli ultimi mesi, sono tornati con una certa regolarità. In un’occasione all’anziana vittima, oltre al denaro, sono stati portati via anche i gioielli di famiglia. Il timore è che quella all’opera sia una banda organizzata. Come quella sgominata dai carabinieri qualche anno fa che, con sim telefoniche intestate a persone residenti all’estero o decedute, spillava denaro e gioielli a decine di vittime.
Accanto agli appelli delle forze dell’ordine a prestare attenzione ai truffatori ci sono quelli del gruppo Terni Malandata che, col tam tam sui social, mette in guardia le persone più fragili a non cadere in raggiri seriali. Con protagonisti indiscussi finti avvocati e marescialli e fantomatici incidenti stradali da risarcire al momento.