“Suo figlio ha causato un grave incidente stradale. Ha investito una persona che è ricoverata in ospedale in gravi condizioni. Tra poco a casa sua viene un avvocato per ritirare i soldi che servono a risarcire la vittima”.
Alla chiamata che il finto carabiniere sta facendo ad un’anziana ternana segue l’arrivo del sedicente avvocato.
La donna, che vive a Borgo Rivo, è in preda al panico. E’ terrorizzata pensando a quello che può succedere. Per aiutare suo figlio si affretta a racimolare tutto il denaro che ha in casa, 270 euro. Dieci minuti dopo consegna la cifra all’uomo che suona alla sua porta.
Ad aspettare il truffatore sotto l’abitazione dell’anziana però ci sono i carabinieri “veri”, quelli della sezione operativa della compagnia di Terni. Che mettono le manette al 34enne originario della Campania, autore di altre truffe nei confronti degli anziani messe a segno nella provincia di Roma.
Gli investigatori sono al lavoro per ricostruire i dettagli della vicenda che ancora una volta ha per vittima una persona ultraottantenne. Che si è fidata del “maresciallo” dell’arma che l’ha chiamata per togliere dai guai suo figlio che, le ha detto “ha causato un grave incidente stradale per cui serve urgentemente una grossa somma di denaro per risarcire la persona investita ricoverata in ospedale in gravi condizioni e in pericolo di vita”. Dieci minuti dopo l’arrivo del finto avvocato, ben vestito e molto gentile, che riceve dall’anziana tutti i contanti che ha in casa.
La truffa stavolta viene interrotta sul nascere perché un parente della vittima, dopo aver saputo di quella chiamata sospetta, ha dato l’allarme. I militari bloccano il 34enne con una sfilza di precedenti specifici fuori dal portone. In tasca ha i 270 euro appena ricevuti dall’anziana ternana.
Il magistrato di turno della procura ternana ha disposto il fermo dell’uomo nella camera di sicurezza del comando di via Radice in attesa del processo per direttissima. E il sequestro del denaro sottratto con l’inganno all’anziana.
Ora è caccia ai complici del campano, che potrebbe aver compiuto altre truffe con modalità identiche in provincia.
Da febbraio in poi se ne sono verificate diverse. In un’occasione all’anziana vittima, oltre al denaro, sono stati portati via anche i gioielli di famiglia. Il timore è che in azione sia una banda organizzata e ramificata. Simile a quella sgominata dai carabinieri qualche anno fa che, con sim telefoniche intestate a persone residenti all’estero o passate a miglior vita, riuscì a spillare denaro e gioielli non avendo scrupoli a sfilare dal dito la fede nuziale del marito di una vedova ternana.
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