Dentro l’utilitaria con cui hanno tentato invano di seminare i carabinieri avevano strumenti che, per gli investigatori dell’arma, erano pronti per essere usati per mettere a segno truffe ai danni di anziani della città.
Sui due campani di 25 e 52 anni, entrambi con precedenti di polizia, sono in corso indagini serrate. Nell’auto avevano due radio ricetrasmittenti e un tesserino completo di distintivo falsificato dell’arma dei carabinieri. I recenti episodi andati in scena a Terni e quelli tentati negli ultimi giorni nell’orvietano impongono ancora una volta la guardia alta.
Sotto la lente d’ingrandimento dei carabinieri l’ipotesi che i due, arrivati in città senza una giustificazione plausibile, fossero pronti a mettere a segno l’ennesima truffa col metodo del finto carabiniere. Pronto a salvare, insieme al finto avvocato, un nipote o un figlio finiti nei guai dopo un grave incidente stradale.
La condizione è che il malcapitato di turno consegni i soldi e i gioielli che ha in casa.
L’intervento dei carabinieri del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Terni venerdì mattina. Qualcuno ha chiamato il 112 perché in un noto bar i due stavano dando fastidio ai clienti. I militari sono giunti sul posto in pochi minuti ma i due, quando hanno visto arrivare gli uomini in divisa, hanno tentato la fuga. Sono saliti sull’utilitaria e sono partiti a gran velocità. Inseguiti dai carabinieri che sono riusciti a intercettare la vettura e a bloccarla alla prima periferia della città.
E’ scattata l’identificazione dei due campani, con diversi precedenti, e subito dopo la perquisizione dell’auto. Nascosti nel portabagagli c’erano il falso distintivo dell’arma dei carabinieri e due ricetrasmittenti.
Scontata per entrambi la denuncia per possesso di segni distintivi di forze di polizia contraffatti. L’ipotesi degli investigatori però è che i due fossero giunti in zona per compiere truffe ai danni di persone anziane, sole o indifese. Per il 25enne e il 52enne è stato chiesto il foglio di via obbligatorio da Terni.
Ora s’indaga a ritmo serrato per capire se i campani abbiano messo a segno qualche truffa in città o se possano essere collegati con i tentativi di truffa del finto carabiniere che in questi giorni sono stati segnalati nell’orvietano.
La certezza è che i militari lavorano senza sosta per prevenire reati odiosi, che minacciano le persone anziane e indifese.
A margine della festa dell’arma il colonnello, Davide Milano, ha sottolineato che «a fronte di un graduale decremento delle truffa agli anziani (33 nell’ultimo anno) c’è stato un pari incremento nel contrasto, con l’arresto in flagranza di reato di cinque persone e il deferimento alla procura ternana di altre dieci». fonte: ilmessaggero.it