Prima il tentativo di travolgere il carabiniere che aveva mostrato loro la paletta. Poi un inseguimento mozzafiato, sul filo dei duecento orari, che dal casello autostradale di Lugo si è concluso lungo la via Sant’Alberto, dove l’auto dei fuggitivi è andata a schiantarsi fuori strada. Non paghi, dopo aver tentato di scappare a piedi e nascondersi tra i rovi, i due occupanti della vettura hanno reagito con calci e pugni ai carabinieri.
Alla fine Marcos T., 44 anni, ed Emilian C., 32 anni, entrambi albanesi, sono finiti in manette per resistenza a pubblico ufficiale. Ieri pomeriggio il giudice Federica Lipovscek ha disposto per il primo, che ha diversi precedenti, la custodia cautelare in carcere, per il secondo la liberazione con obbligo di firma due volte a settimana: una misura, questa, che in quanto chiesta dalla Procura, secondo l’ordinanza del giudice, ne ha limitata una più severa. I due indagati saranno processati a metà aprile.
L’altra notte i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Ravenna erano impegnati in A14 Bis in un servizio di controllo con l’etilometro. Poco prima delle 2 hanno visto sopraggiungere a forte velocità una Fiat Freemont che percorreva l’autostrada in direzione di Ravenna e a quel punto uno dei militari si è portato al centro della carreggiata, mostrando la paletta e invitando il conducente ad accostare.
Ma questi, dopo avere abbozzato un tentativo di frenata, ha spinto sull’acceleratore, costringendo il militare a compiere un salto a lato per evitare di essere travolto. Da quel momento è nato un lungo inseguimento, con la vettura degli albanesi che ha toccato anche la velocità dei 220 all’ora. Tallonato da due gazzelle del radiomobile, il suv per tutto il tragitto, fino alla rotonda della Romea Dir con via Sant’Alberto, ha compiuto manovre spericolate, alternando l’andamento a zig zag a brusche frenate e tentativi di speronamento, tagliando la strada alle auto dei carabinieri alle quali nel frattempo si era aggiunta una terza pattuglia inviata dalla caserma di via Alberoni.
Giunta alla rotonda , l’auto dei fuggitivi ha imboccato la strada provinciale 1 verso Sant’Alberto, uscendo di strada e finendo nel fossato all’altezza dell’incrocio con una strada laterale. Usciti illesi dallo schianto, il 32enne è stato bloccato e ha tentato di sottrarsi all’arresto con calci e pugni, stessa cosa ha fatto il 44enne, che era alla guida, ed aveva tentato di nascondersi tra i cespugli. A carico di entrambi il Tribunale ha valutato un comportamento estremamente grave, disponendo le misure cautelari in ragione del rischio di reiterazione del reato. I due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
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