Tenta di investire un carabiniere: «Ero in confusione e ho avuto paura»

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Ero in confusione e ho avuto paura. Ma non era mia intenzione investire il carabiniere». Bardhyl Gashi, 24 enne kossovaro residente a Ponzano, lo ha detto nel corso dell’interrogatorio di garanzia svoltosi oggi, 9 marzo, seguito al suo arresto avvenuto nella notte tra domenica e lunedì scorso. L’uomo è accusato di tentato omicidio e resistenza: sarebbe scappato, dopo aver litigato con un coppia per presunto incidente nella zona di Quero, in provincia di Belluno, e avrebbe guidato per oltre 30 chilometri inseguito dai carabinieri, prima di girare la vettura e tentare di investire un militare dell’arma, che si è messo in salvo buttandosi su un fosso. «Non volevo fare del male» ha ripetuto di fronte al gip Angelo Mascolo che, sulla misura cautelare (la Procura ha chiesto gli arresti domiciliari) si è messo in riserva.

Poco prima dell’una di notte una coppia residente nella zona di Quero si era fermata ad un posto di blocco dei carabinieri sulla Feltrina. Scesi dall’auto i due avevano raccontato ai militari di essere stati aggrediti, poco prima, da due uomini a bordo di una vettura. Non è chiaro esattamente cosa fosse accaduto, forse un incidente sfiorato e il conseguente diverbio. Fatto sta che proprio quando la coppia stava raccontando ai carabinieri l’accaduto a fianco a loro è sfrecciata l’auto incriminata, un’Audi A3, con all’interno due kosovari residenti nel trevigiano.

Ne è scaturito un inseguimento ma nonostante le sirene spiegate l’auto dei fuggitivi non ha nemmeno accennato a fermarsi. Risultato è stata una lunga caccia all’uomo, fatta di sorpassi e tentativi di speronamento, oltre trenta chilometri percorsi a folle velocità lungo la regionale, dove l’Audi ha eluso un primo posto di blocco a Quero. Poi in supporto sono stati allertati anche i colleghi della compagnia di Montebelluna che hanno intercettato i fuggitivi nella zona industriale di Cornuda. Dove però l’auto si è girata e fatto dietro front, ritrovandosi la pattuglia di Feltre nel frattempo sopraggiunta per fare un altro posto di blocco. A questo punto l’Audi ha cercato di investire uno dei carabinieri, che ha dovuto gettarsi nel fosso per evitare di essere colpito.

I  militari avevano nel frattempo individuato le due persone all’interno dell’auto, grazie anche alla segnalazione del numero di targa, presentandosi a casa dell’uomo al volante del mezzo. Per lui scattato l’arresto con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e tentato omicidio. L’amico invece è stato denunciato.

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