«Tennis in servizio», assolto maresciallo dei carabinieri

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E’ stato assolto perché il fatto non sussiste. L’ex comandante della stazione dei carabinieri di Orzinuovi era stato accusato di truffa aggravata, per essere andato a giocare al circolo di tennis durante l’orario di lavoro. La sentenza è stata emessa in questi ultimi giorni dal Tribunale militare di Verona.

Tutto è iniziato, come emerso nel dispositivo, quando è pervenuta al Nucleo investigativo dei carabinieri di Brescia una email con tanto di esposto anonimo che segnalava una serie di fatti che sarebbero avvenuti alla stazione di Orzinuovi. Email rimasta senza mittente: ovvero non è stato possibile risalire all’autore della documentazione inoltrata all’Arma.

L’aspetto più rilevante era quello riguardante presunte partite di tennis alle quali l’ormai ex comandante della stazione di Orzinuovi partecipava nonostante si dovesse trovare in ufficio.

Accuse, però, che non sono state provate. Si, perché come è stato riportato nella sentenza del Tribunale militare di Verona non sono serviti a niente i tabulati relativi al traffico telefonico, per verificare quali celle fossero state agganciate, in quanto «la caserma e il tennis club di Orzinuovi si trovano in un’area coperta dalla stessa cella».

Come non è stata ritenuta una prova attendibile quella delle singole prenotazioni del campo da tennis da parte del maresciallo. «Le prenotazioni — è riportato nella sentenza — possono essere effettuate a nome di un socio diverso da chi si reca a giocare e si paga in contanti prima o dopo la partita, ma senza un particolare rigore, così le ricevute vengono emesse in tempi diversi». Infine molti testimoni «hanno escluso di aver giocato con il maresciallo nei giorni e negli orari contestati», è specificato nel dispositivo. Brescia.corriere.it

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