Suicidi e/o omicidi nel comparto Difesa e Sicurezza: quando può scaturire da un disagio silenzioso che molte volte resta taciuto

Esercito graduato aiutante si toglie la vita a Bracciano
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Riceviamo la presente da un appartenente delle Forze Armate italiane

La vita purtroppo ci riserva momenti strani e allo stesso tempo anche molto pesanti da affrontare.

Chi scrive è un Militare con circa 40 anni di servizio, ultimamente alle prese con la “burocrazia” Italiana, molto molto strana ed inappropriata.

Bene. Dopo aver assunto molti incarichi e cambiato Basi, ultimamente la sto “pagando” in modo molto pesante. La mia penultima Base è stata la Scuola Specialisti di Caserta e dopo anni di domande di trasferimento e successivamente l’annesso 2 perché desideravo finire la mia CARRIERA presso un altro ENTE CAMPANO, sono stato trasferito, per come viene riportato sull’ordine d’impiego, in una Base del Nord.

Dopo aver eseguito l’ordine, ho provveduto ad effettuare le procedure di Ricorso, ed allo stesso tempo ho prodotto denunce sia contro ignoti che contro persone, in quanto non è stata rispettata nessuna Normativa, nessuna disposizione e nessuna circolare, ma non mi spiego come mai la Procura della Repubblica di Roma dichiara di “AVER DEPOSITATO PRESSO L’UFFICIO 408 CPP RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONI” delle Mie DENUNCE. Ma la cosa più eclatante è che per sapere le “MOTIVAZIONI di detta sentenza” devo fare una richiesta del Fascicolo e allo stesso tempo “PAGARE”. 

Come dicevo, non hanno rispettato nulla della procedura e la cosa ancor più deludente è stata quella che si è verificata a seguito di una mia richiesta di conferimento con le Superiori Autorità “CON IL MINISTRO DELLA DIFESA”, andata a vuoto in quanto sono scaduti i termini e non sono stato per niente considerato. Aumentando in me la convinzione che nelle Amministrazioni siamo dei numeri e non persone. L’epiosodio ha scaturito in me un senso di “disinnamoramento e di abbandono da parte dell’istituzione che ho servito e servo da 40 anni.

Io credo vivamente che i Sistemi vogliono la Nostra Fine e cio’ non lo trovo ne giusto e ne normale. Finchè avro’ la forza combatterò, sempre ed in ogni modo, perchè se fossi stato io a commettere un reato oppure una banalità sarei stato punito in primis e poi in relazione al mal fatto anche in carcere.

Faccio sempre più fatica a credere nella giustizia e nelle istituzioni, e chi come me ha la sfortuna di trovarsi in queste situazioni, vive in un malessere costante e in molte circostanze, quando non vede una soluzione, punta a togliersi la vita.

Io COMBATTERO’ fino alla fine, perché la DIGNITA’ è UNA

Lettera Firmata

Infodivise.it

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