Un appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria – 50 anni circa, un figlio – in servizio nel carcere di Is Arenas si è tolto la vita nella giornata di oggi nella propria abitazione. A dare la drammatica notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.
“E’ una notizia inquientante, che sconvolge tutti noi“, dichiara Donato Capece, segretario generale del SAPPE, che ricorda come quello dei poliziotti penitenziari suicidi è un dramma che va avanti da tempo senza segnali di attenzione da parte del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Dall’inizio dell’anno sono stati tre i poliziotti suicidi.
“L’uomo rivestiva il grado di vice Sovrintendente, era istruttore di tiro e svolgeva le funzioni di sorveglianza generale, servizio in diramazione e pure responsabile automezzi. Era sempre disponibile e ben voluto dai colleghi, con i quali aveva un ottimo rapporto. E’ una tragedia…“.
Premesso che allo stato sono in corso accertamenti sulle ragioni del tragico gesto, il SAPPE rileva come “i poliziotti penitenziari sono lasciati abbandonati a loro stessi, mentre invece avrebbe bisogno evidentemente di uno strumento di aiuto e di sostegno. Lo scorso anno 2021 sono stati 5 i poliziotti penitenziari che si sono tolti la vita, 6 furono nel 2020 ed erano stati 11 nel 2019”. Numeri “sconvolgenti”, per Capece che aggiunge: “Ministero della Giustizia e Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria non possono continuare a tergiversare su questa drammatica realtà. Servono soluzioni concrete per il contrasto del disagio lavorativo del Personale di Polizia Penitenziaria.
Come anche hanno evidenziato autorevoli esperti del settore, è necessario strutturare un’apposita direzione medica della Polizia Penitenziaria, composta da medici e da psicologi impegnati a tutelare e promuovere la salute di tutti i dipendenti dell’Amministrazione Penitenziaria”, evidenzia Capece. “Come anche hanno evidenziato autorevoli esperti del settore, è necessario strutturare un’apposita direzione medica della Polizia Penitenziaria, composta da medici e da psicologi impegnati a tutelare e promuovere la salute di tutti i dipendenti dell’Amministrazione Penitenziaria. Qui servono azioni concrete e non le chiacchiere ministeriali e dipartimentali che su tutti queste tragedie non ha fatto e non fa nulla: è vergognoso e inaccettabile!”, conclude.
Ufficio Stampa SAPPe