Per lo stupro delle due cuginette di 10 e 12 anni avvenuto ad agosto al Parco Verde di Caivano, i carabinieri di Napoli hanno eseguito 9 misure cautelari a carico di sette minorenni e due maggiorenni.
Le due ordinanze, eseguite nella notte, sono state emesse dal gip presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli e dal gip presso il Tribunale di Napoli Nord, su richiesta delle rispettive Procure. I magistrati stanno ricostruendo le violenze avvenute “in più occasioni” nel Comune alle porte del capoluogo campano.
Dalle indagini emerge che il racconto delle due parti offese è stato ritenuto attendibile, anche alla luce di un particolare: in almeno una occasione, gli stupri sarebbero avvenuto in diretta, durante una videochiamata tra gli esecutori materiali della violenza e i loro complici.
Diversi episodi di violenza, tanto da rendere difficile anche quantificarli: si sono consumati all’interno della villa comunale (dove qualcuno aveva addirittura creato una sorta di tenda per rendere possibile questi episodi), poi nella zona ecologica e nell’ex campo sportivo. Sono questi i particolari che emergono dall’inchiesta che ha portato agli arresti sette minori e due maggiorenni. Uno spaccato nel quale i video venivano diffusi all’interno dei video e servivano anche come strumento di pressione e minacce.
Una delle bambine ha anche dichiarato che di fronte alle violenze subite, c’era chi “rideva e filmava”. Agli atti anche calci e pugni che servivano a zittire le due vittime di violenza.