Con l’ultimo rinnovo di contratto, le forze armate e di polizia hanno beneficiato di un incremento del 4,26% della retribuzione media, con un aumento medio e lordo di circa 100 euro, 128 euro se si considerano anche le competenze accessorie, come ad esempio il lavoro straordinario.
Un aumento che porta lo stipendio annuo base di un agente di Polizia a 19.276,54 euro lordi, stessa cifra prevista per un carabiniere.
Ovviamente gli importi aumentano con l’avanzare di grado: ad esempio, per un ispettore di Polizia c’è un importo base di 23.992,65 euro, mentre per un maresciallo dei Carabinieri è di 22.847,96 euro.
Per la maggior parte degli appartenenti alle forze dell’ordine si tratta di stipendi non conformi al ruolo ricoperto, ecco perché c’è chi ha attaccato il rinnovo di contratto per il fatto che l’aumento riconosciuto è stato insufficiente per colmare la distanza che ci separa con gli altri Paesi d’Europa.
Togliendo i Paesi economicamente meno sviluppati, dove gli stipendi delle forze armate e di polizia non superano i 1.000 euro lordi al mese, in molti casi vi è infatti un trattamento di maggior favore per il personale in divisa. Basti pensare che in Austria un poliziotto ha uno stipendio d’ingresso di 2.100 euro, mentre in Irlanda si parte da 1.600 euro ma si arriva con facilità, e in soli 8 anni, sopra i 2.600 euro.
Stesso stipendio di partenza in Germania, dove ai poliziotti che lavorano a stretto contatto con la popolazione, quindi per la tutela dell’ordine pubblico, viene anche riconosciuta un’ulteriore indennità del valore di 170 euro.
Bene anche in Belgio, stipendio di 1.750 euro circa, come in Francia (1.700 euro) e Inghilterra (1.960 euro). Paesi dove oltre a guadagnare di più è anche più veloce l’avanzamento di carriera e, di conseguenza, l’aumento di stipendio.
Più simili a noi, invece, Spagna e Olanda, dove il livello delle retribuzioni è compreso tra i 1.300 e i 1.500 euro mensili.Money.it