I giudici hanno respinto l’istanza di scarcerazione avanzata dall’avvocato del militare di Marina arrestato il 30 marzo scorso per spionaggio.
L’avvocato difensore del militare, aveva chiesto l’annullamento o, in via subordinata, l’attenuazione della misura cautelare.
La misura cautelare era stata chiesta ed ottenuta anche dalla Procura Militare. Il gip del tribunale militare di Roma ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Biot. Nei sui confronti i pm militari contestano una serie di fattispecie tra cui rivelazione di segreti militari, procacciamento di notizie segrete e procacciamento e rivelazione di notizie di carattere riservato che prevedono una condanna all’ergastolo.
“La misura si inserisce nel contesto – ha spiegato nei giorni scorsi la Procura militare – delle indagini preliminari svolte in coordinamento” con la procura ordinaria “con la quale sono in corso costanti contatti volti al reciproco scambio di informazioni, in vista dell’acquisizione di tutti i dati utili alla completa e rapida definizione dei complessi problemi connessi alla giurisdizione”.
Tutto ciò, “fermo restando che già al momento, dal punto di vista della Procura militare, sussistono sufficienti elementi per riconoscere la sussistenza dei reati militari sopra indicati, di sicura esclusiva competenza dell’Autorità giudiziaria militare”.
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