Stamani doppio intervento del 118 nell’abitazione del poliziotto fermato ieri pomeriggio dai carabinieri dopo che in mattinata avrebbe esploso due colpi di pistola in aria nel parco delle Cascine al termine di una lite con un giovane gambiano.
I soccorsi sono intervenuti una prima volta nell’abitazione del 47enne – al momento sottoposto agli arresti domiciliari – per soccorrere la compagna dell’uomo che sarebbe stata fuori di sé.
Dopo esser stata sedata, la donna è stata accompagnata a Careggi per accertamenti. I soccorsi hanno poi eseguito un secondo intervento nell’abitazione di Novoli in quanto l’agente – da oggi sospeso dal servizio – sarebbe a sua volta entrato in crisi. I soccorsi avrebbero sedato anche l’uomo, sul posto è intervenuta anche la polizia, accompagnandolo poi nel nosocomio fiorentino.
Dopo l’episodio di ieri la questione Cascine è tornata alla ribalta in modo preponderante. Stamani il prefetto, Valerio Valenti, in merito al caso ha spiegato: “Mi sembra un episodio. Un episodio che ha i suoi connotati che vede una singola persona, un poliziotto, aver agito per motivi che saranno poi oggetto di ulteriori indagini. Esiste, però, un problema più diffuso di sicurezza.
È noto che in quell’area c’è un tema legato allo spaccio, abbiamo operato in questi mesi per fronteggiare e per ridurre questo disagio, soprattutto nella parte del centro storico, nelle piazze più importanti, alla stazione”. “Oggi, voglio ricordare, ci sarà la cerimonia di inaugurazione della stazione dei carabinieri di fronte proprio a Santa Maria Novella- aggiunge- stiamo cercando di mettere in sicurezza il più possibile le aree più strategiche della città, certo c’è un problema che cercheremo di affrontare alle Cascine consci del fatto che l’area è molto vasta, estesa, quindi di difficile presidio stabile”.
Le parole di Valenti suonano come una risposta a quelle forze politiche che sollecitano un maggiore impegno: “Chi dice che bisogna mettere un presidio fisso non conosce le dinamiche con cui si affrontano questi problemi- sostiene- però questo non significa che non dobbiamo mettere in campo ogni possibile strategia di intervento per evitare che quella zona diventi davvero terra di nessuno. L’azione della magistratura e delle forze di polizia molto incisiva, sta dando anche parecchi risultati”. Una dimostrazione concreta per Valenti è il fatto “che ieri si è ricostruito in pochi minuti quello che era successo, che ripeto mi sembra essere un episodio”.
Il primo cittadino, Dario Nardella, tra le opzioni pensa invece più a un presidio fisso delle forze dell’ordine. E ha sottoposto la questione sicurezza parlando con la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, in visita in città.
Al termine dell’inaugurazione della nuova stazione dei carabinieri a Santa Maria Novella, la ministra ha indicato il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica (Cosp) come la sede giusta per approfondire la proposta: “Ogni valutazione verrà fatta in maniera prioritaria in sede di comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica- ha avvertito la titolare del Viminale – una vigilanza generica, radiocollegata che possa girare nella zona fra l’altro molto vasta delle Cascine è importante.
Quindi su questo verrà valutato questo tipo di attività”. Vale a dire su “operazioni anche ad alto impatto con un numero di forze di polizia impegnate per liberare questi luoghi dallo spaccio, che incide negativamente anche sulla sicurezza della città”. Quella del presidio fisso, ha aggiunto da parte sua il sindaco Nardella, “è una delle opzioni che stiamo discutendo col prefetto. Se ci sono misure più efficaci ovviamente siamo disponibilissimi a prenderle in considerazione nella prossima riunione del Cosp. La cosa importante è che ci sia grande concentrazione di energie, collaborando fra tutte le forze dell’ordine come abbiamo fatto qui alla stazione”.
D’altronde, ha evidenziato il sindaco: “rispetto a due mesi fa quando si parlava del problema proprio della stazione di Santa Maria Novella, oggi la situazione è cambiata in modo molto visibile e nel complesso voglio ricordare cos’erano le Cascine 20 anni fa. Nonostante tutto la situazione è decisamente migliorata”.
Inoltre, a dare manforte alle forze di polizia presenti sul territorio, è in arrivo nuovo personale. “Ci auguriamo che arrivino subito. Con la nuova stazione di carabinieri, quasi 60 agenti in più e un impegno sulle Cascine devo dire che meglio di così non poteva andare. Sono molto felice, c’è grande attenzione verso la nostra città da parte delle istituzioni” ha spiegato Nardella.
Durante la cerimonia la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha ricordato che il Viminale ha previsto 57 unità aggiuntive di forze dell’ordine in città entro giugno. Al tempo stesso sulle Cascine, Lamorgese ha aperto una riflessione sulla proposta del sindaco Nardella.
“La presenza di Lamorgese e Guerini- ha aggiunto il sindaco al termine dell’iniziativa – è un messaggio fortissimo a tutta la cittadinanza di attenzione delle istituzioni nazionali per la sicurezza. Soprattutto è un messaggio fortissimo il fatto che apra questa stazione dei carabinieri 24 ore su 24, in una piazza che ospita la terza stazione d’Italia in termini di passeggeri: 36 milioni di viaggiatori che ogni anno entrano ed escono. Queste persone oggi si sentiranno più sicurezze grazie al presidio dei carabinieri”.