Sei mesi di carcere, ma con pena sospesa. Così, dopo il giudizio per direttissima, M. D, il 36enne sloveno che sabato notte ha scatenato il panico nel centro di Napoli, è tornato in libertà. L’uomo, che aveva già precedenti di polizia, era stato bloccato sul lungomare dopo un inseguimento e arrestato con l’accusa di resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni e denunciato per danneggiamento aggravato di beni della Pubblica Amministrazione.
La vicenda è quella dei video finiti sui social, in cui si vede l’uomo che sperona una pattuglia e poi fugge, nonostante un agente avesse esploso diversi colpi di pistola verso gli pneumatici nel tentativo di fermarlo. Risale alla notte tra venerdì e sabato, tutto comincia in piazza Trieste e Trento, davanti al Gambrinus e a pochi passi dalla Prefettura, quando due tassisti contattano gli agenti della Polizia Municipale per riferire che, pochi istanti prima, un uomo aveva colpito le loro automobili. I poliziotti gli intimano l’alt, ma lui scappa. Colpisce prima l’automobile della Municipale, poi sperona una della Polizia di Stato che si era posizionata davanti per bloccarla. A quel punto l’agente della Municipale tira fuori l’arma e spara alle gomme, ma nemmeno questo serve a bloccare il 36enne, che dopo un altro paio di manovre riesce a farsi largo.
Ne nasce un inseguimento, che si conclude in via Partenope, dove Dittrich colpisce un’altra volante della Polizia, appartenente al commissariato San Ferdinando, intervenuta in supporto dei colleghi. Le varie fasi, sia in piazza Trieste e Trento sia sul lungomare, sono state riprese col cellulare da alcuni passanti, che poi hanno caricato i video sui social. Alla fine Dittrich è stato bloccato e arrestato e, processato per direttissima, è stato condannato con la condizionale: non farà nemmeno un giorno di carcere, a meno che non commetta un altro reato nel giro di cinque anni.