Ha prima molestato il personale di Trenitalia perché pretendeva di salire su un treno diretto a Lecce senza titolo di viaggio poi, intervenuta la Polizia, ha inveito contro di loro mandando due agenti in ospedale, di cui uno grave che ha rischiato di perdere un occhio.
Come riporta ilgiornaleditalia.it, per l’aggressore, P.E., un nigeriano di 20 anni, con permesso di soggiorno e precedenti specifici con una condanna a 8 mesi (pena sospesa) avuta nel mese di febbraio, anche questa volta niente carcere: il giudice lo ha rimesso in libertà con la misura dell’obbligo di firma presso i Carabinieri.
L’aggressione al mattino presso la stazione di Roma Termini
È l’ennesima storia di aggressione nei confronti delle forze dell’ordine. I fatti sono avvenuti domenica mattina poco dopo le 6.00 alla stazione di Roma Termini, precisamente al binario 13.
La pattuglia è stata allertata dal personale di Trenitalia che ha segnalato un soggetto violento che voleva a tutti i costi salire sul convoglio pur non avendo il biglietto. Il 20enne, in Italia con regolare permesso di soggiorno per motivi umanitari, ha tentato fino all’ultimo di partire, in barba ai dinieghi del personale di bordo che si è visto costretto ad interpellare le forze dell’ordine.
L’intervento della pattuglia e la violenza contro la polizia
È così intervenuta una pattuglia che, recatasi presso il binario, ha chiesto i documenti al ventenne per identificarlo ma lui ha iniziato a dare a di matto. A quel punto i poliziotti hanno proceduto ad ammanettarlo e, proprio durante l’ammanettamento, è riuscito a sganciare una mano colpendo in volto uno dei poliziotti in maniera piuttosto violenta.
L’agente ha riportato una frattura composta del naso con prognosi di 30 giorni e una importante lesione nelle vicinanze dell’occhio, per il quale dovrà essere sottoposto a intervento chirurgico: infatti, subito dopo il colpo l’agente ha lamentato un calo della vista.
L’altro poliziotto invece, ha riportato contusioni ed escoriazioni giudicate guaribili in 7 giorni.
Scarcerato con solo obbligo di firma, aveva precedenti specifici
Il nigeriano, con non poche difficoltà, è stato poi arrestato e condotto negli uffici di polizia, in attesa del rito direttissimo che si è tenuto ieri mattina.
Il 20enne, già nello scorso mese di febbraio, fu arrestato e condannato a 8 mesi (pena sospesa) per aver aggredito alcune persone armato di roncola. Anche dopo quest’altra aggressione ai danni dei due poliziotti, è stato rimesso in libertà con il solo obbligo di firma.
L’ira dei poliziotti: “serve certezza della pena”
“Un senso di impunità – commenta Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap) – che legittima i delinquenti a commettere atti sempre più feroci ai danni delle forze dell’ordine, perché tanto oramai sanno che in cella non ci finiscono. In questi casi – prosegue il sindacalista – il cerino resta sempre nelle mani delle forze dell’ordine: se si difendono e sparano, finiscono indagati, quando invece finiscono in ospedale con il naso rotto e un occhio quasi cavato, il delinquente torna libero. Serve certezza della pena – conclude – la sicurezza dei cittadini passa per la sicurezza delle forze dell’ordine”.