Assolto perchè il fatto non sussiste. E ’quanto dispsosto dal tribunale militare di Napoli nei confronti di Antonio Nicoletti, 39enne residente a Villa Literno, all’epoca appuntato dei carabinieri, finito sotto processo per simulazione di infermità aggravata e truffa pluriaggravata.
Al militare il sostituto procuratore Marina Mazzella contestava la ‘falsità’ di certificati medici prodotti dall’imputato durante il periodo di malattia.
Una infermità successiva ad una vicenda che lo vide coinvolto davanti alla prima sezione del tribunale di Napoli Nord, insieme all’ex comandante della stazione di Villa Literno.
Vicenda che poi lo vide assolto insieme ad altri 3 colleghi. Vennero loro contestati una serie di reati, tra cui corruzione in atti giudiziari, induzione indebita a dare o promettere utilità, violenza privata, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, concussione, tentata corruzione e tentata concussione.Un periodo di forte stress che portò l’ex militare a mettersi in malattia.
I carabinieri del Norm di Casal di Principe però mediante appostamenti e pedinamenti financhè rilevazioni col gps istallato sotto la vettura del 39enne, accertarono la presenza di Nicoletti nell’azienda della moglie dedita alla vendita di attrezzi agricoli
Nel corso del dibattimento il legale del 39enne, l’avvocato Tammaro Diana, ha fatto emergere la veridicità dei referti medici prodotti dal carabiniere e che la sua presenza sul posto fosse solo una ‘terapia’ allo stato di tensione vissuto per la precedente vicenda giudiziaria.
Nonostante la richiesta della Procura militare di un anno di reclusione, il tribunale militare ha assolto il carabiniere (poi riformato) perchè il fatto non sussiste.