Sorpreso mentre fumava uno spinello colpisce con una gomitata un carabiniere

Carabinieri comandante Compagnia Prato

Un carabiniere lo avrebbe sorpreso sul porto di Capraia, prima della partenza della nave per Livorno, mentre stava fumando uno spinello. E per tutta risposta, un venticinquenne tunisino lo avrebbe aggredito colpendolo con una gomitata sul costato sinistro.

Per questo motivo il giovane, residente in città, è stato rinviato a giudizio per i reati di lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale.

L’episodio contestato – subito dopo il controllo in borghese del militare dell’Arma, che ha sempre sostenuto di essersi qualificato prima della verifica in abiti civili – è avvenuto nel marzo del 2021, mentre Salah si trovava sull’isola insieme ai familiari. In quel momento, però, era da solo. E sulla banchina sta aspettando di prendere il traghetto Liburna della Toremar.

È in questo frangente che sentendo il forte odore di sostanze stupefacente il carabiniere avrebbe deciso di controllarlo e ne è nata una colluttazione. Una volta immobilizzato l’uomo è stato accompagnato nella caserma dell’isola, dove è stato identificato, poi è stato denunciato.

Rischia da sei mesi a cinque anni di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale e da sei mesi a tre anni per lesioni personali secondo il codice penale.

Il militare dell’Arma, che fa parte della Compagnia di Livorno, è stato poi accompagnato al centro infermieristico di Capraia, accanto alla piazzola dell’elisoccorso, per essere visitato ed è stato dimesso dopo poche ore, per fortuna in condizioni di salute non preoccupanti, ma con un forte dolore al costato dove aveva ricevuto la gomitata. Dopo qualche giorno è infatti potuto tornare al lavoro.

Nelle settimane scorse, davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Livorno, è stato deciso il rinvio a giudizio di Salah, che ora dovrà affrontare il processo.

Il dibattimento si aprirà fra qualche mese nel palazzo di giustizia di via Falcone e Borsellino. L’uomo è difeso in questo procedimento penale dall’avvocato Alessandra Natale.

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