Avvicinava la sue vittime dicendo di essere figlio di un poliziotto e, una volta ottenuta la loro fiducia, colpiva. Un modus operandi chiaro, quello di mettere in pratica la messa in scena per rubare quello che riusciva.
Il fantomatico figlio di un agente, è stato però arrestato dai poliziotti – quelli veri – che avevano iniziato ad indagare su di lui dopo l’ultima rapina messa a segno, nella notte tra venerdì e sabato 31 luglio, ai danni di due 20enni.
La Volante intervenuta, dopo aver ascoltato le dichiarazioni dei giovani, li ha invitati a formalizzare la denuncia all’XI Distretto Esposizione e ha perlustrato la zona del Laurentino-Fonte Ostiense, dove era avvenuto il crimine, senza però trovarne l’autore.
I ragazzi hanno raccontato agli investigatori di essere stati avvicinati, mentre erano seduti su una panchina a chiacchierare, da un coetaneo che, dopo essersi qualificato come allievo di polizia figlio di poliziotto, aveva preso il cellulare ad uno di loro, aveva svuotato lo zaino dell’altro e si era fatto consegnare i soldi che avevano in tasca, portandosi via 42 euro.
[sc name=”pubblicit” ][/sc]Grazie alle dettagliate descrizioni fornite, gli agenti hanno capito che il colpevole era un romano di 23 anni, autore di almeno altri 2 furti ed 1 rapina avvenute in zona e durante le quali era stato ripreso da telecamere di videosorveglianza, usando sempre la stessa tecnica: quella di fingersi figlio di un agente della polizia. I poliziotti, dopo un appostamento, lo hanno individuato nel primo pomeriggio di martedì, sottoposto a fermo e lo hanno portato in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.