Sicurezza personale e decoro dell’uniforme – Il Consiglio di Stato annulla la sanzione ad un carabiniere

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Sicurezza personale e decoro dell’uniforme annullata la sanzione ad un carabiniere – Un recente pronunciamento del Consiglio di Stato ha segnato un importante precedente sul bilanciamento tra la sicurezza personale di un militare dell’Arma dei Carabinieri e le norme sul decoro dell’uniforme.

Il caso ha riguardato un carabiniere sanzionato disciplinarmente per aver indossato un casco da pugilato durante un intervento notturno, misura che l’Amministrazione aveva ritenuto in contrasto con le regole sull’uniforme e sull’immagine del Corpo.

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Inizialmente, il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) aveva confermato la sanzione, ritenendo legittima la decisione dell’Amministrazione e ribadendo l’importanza del rispetto delle regole formali sull’uniforme.

Tuttavia, il Consiglio di Stato, chiamato a esaminare il caso in appello, ha ribaltato la sentenza, dando ragione al militare.

La motivazione della sentenza

Il Consiglio di Stato ha sottolineato che, nel contesto specifico dell’intervento, la sicurezza personale del carabiniere doveva prevalere sulle regole di decoro dell’uniforme. Il casco da pugilato, pur non conforme ai regolamenti, era stato indossato per proteggersi in una situazione potenzialmente pericolosa, e quindi rappresentava una misura di precauzione adeguata.

Secondo il Consiglio di Stato, il decoro dell’uniforme è un valore da tutelare, ma non può essere considerato assoluto quando è in gioco la sicurezza del personale in operazioni ad alto rischio. La sentenza ha quindi stabilito che, in circostanze eccezionali, l’adozione di strumenti di protezione non previsti dall’ordinamento può essere giustificata, senza che ciò costituisca automaticamente una violazione disciplinare.

Sicurezza personale e decoro dell’uniforme annullata la sanzione ad un carabiniere. le implicazioni della decisione

La pronuncia rappresenta un importante chiarimento giurisprudenziale, che potrebbe avere ripercussioni sulle future valutazioni disciplinari. Il messaggio principale è che la tutela dell’integrità fisica dei militari deve essere considerata con attenzione, anche quando si tratta di scelte non pienamente conformi ai regolamenti estetici e formali.

La decisione potrebbe inoltre influenzare le direttive operative e disciplinari delle Forze dell’Ordine, favorendo un approccio più flessibile in situazioni di emergenza, dove l’adattamento alle circostanze prevale su una rigida applicazione delle norme sull’uniforme.

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