Si finge Carabiniere per conquistare una donna: nell’auto anche lampeggiante e paletta

finto carabiniere

Finto Carabiniere- Siamo dei colleghi. Siamo Carabinieri in trasferta“. Sono le parole che si sono sentiti rivolgere gli agenti delle Volanti nel momento in cui controllavano un veicolo con all’interno un lampeggiante e paletta con scritta “Carabinieri”. I poliziotti non hanno dato tuttavia credito ai due che sono stati smascherati nel momento in cui gli veniva chiesto di mostrare la tessera di riconoscimento, rimediando così una doppia denuncia per false attestazioni a pubblico ufficiale e possesso di segni distintivi contraffatti.

Tutto ha avuto inizio quando alle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Forlì-Cesena è giunta la segnalazione della presenza in città di un’auto che si aggirava in città con esposti, sul cruscotto, un dispositivo lampeggiante di colore blu ed una paletta di segnalazione manuale; segnalazione risultante ricorrente a Forlì già dal mese di febbraio. Le Volanti hanno attivato subito le ricerche del veicolo in questione, intercettando l’auto sospetta dopo pochi minuti in via Ravegnana, procedendone al controllo. 

Gli agenti hanno notato all’interno dell’abitacolo e, precisamente sul cruscotto, il lampeggiante che risultava collegato tramite cavo elettrico alla presa accendisigari; posizionata verticalmente di fianco all’autoradio vi era la paletta di segnalazione recante la scritta “Ministero della difesa, Carabinieri“. Così i detective hanno chiesto spiegazioni ai due occupanti del veicolo circa il possesso dei dispositivi; il conducente ha prontamente replicato: “Siamo dei colleghi ”.

A tal punto i poliziotti hanno chiesto di mostrare i tesserini di riconoscimento ma le due persone, un uomo ed una donna, hanno replicato di non averli con sé.

L’ammissione del finto carabiniere

All’incalzare delle richieste di spiegazioni l’uomo, conducente del veicolo, dopo essere sceso dall’auto, senza farsi udire dalla ragazza in sua compagnia, ha ammesso come fosse tutta un “montatura” da lui messa in atto per conquistare sentimentalmente la donna.

A quel punto è scatta la denuncia per falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri e per il possesso di segni distintivi contraffatti. Sia il lampeggiante blu con supporto magnetico sia la paletta di segnalazione sono stati sequestrati.

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