L’unica certezza è che un uomo, residente nel Bellunese, è finito in manette per resistenza a pubblico ufficiale e che un agente è finito in ospedale. Il poliziotto della squadra Mobile della Questura di Belluno ha riportato una prognosi di 5 giorni, ma ha rischiato grosso.
IL CONTROLLO
La pattuglia della polizia ha bloccato la vettura sospetta a Polpet, prima del campo sportivo. Erano circa le 16 di ieri pomeriggio e tutto lasciava pensare a un normale controllo. Ma trattandosi degli investigatori della squadra Mobile non è escluso che stessero seguendo una pista e che il controllo dell’auto rientrasse in una trappola tesa a un indagato, nell’ambito di un’inchiesta più ampia. Forse per droga? Non è dato sapere. La certezza è che la persona intercettata aveva qualcosa da nascondere. Gli agenti tirano fuori la paletta ed intimano l’alt. Lui sembra fermarsi, ma poi ci ripensa.
LA FUGA
L’uomo accosta e tira giù il finestrino. L’agente si avvicina e quando arriva alla vettura l’automobilista riparte a tutta velocità travolgendo il poliziotto. L’investigatore della squadra Mobile fa un volo e finisce a terra riportando contusioni. La pattuglia chiede subito aiuto ai colleghi delle Volanti e a tutte le auto in zona. Viene diffusa la nota i ricerca della vettura e del fuggitivo. Nel frattempo il poliziotto ferito viene soccorso a portato subito all’ospedale: al pronto soccorso del San Martino di Belluno vengono effettuati tutti gli esami del caso e viene poi dimesso con 5 giorni di prognosi.
L’ARRESTO
La fuga disperata dell’automobilista dura poco più di 20 minuti. In poco tempo le pattuglie convergono e riescono a bloccarlo vicino alla casa cantoniera poco prima del ponte di Santa Caterina. A quel punto l’uomo non ha più scampo e si arrende: viene arrestato e portato in Questura per le procedure di rito. I poliziotti della Mobile, diretti da Jacopo Ballarin, in contatto con il magistrato di turno hanno arrestato l’automobilista con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo è stato portato in cella a Baldenich. Nelle prossime ore si saprà qualcosa di più. Si svolgerà in Tribunale l’udienza di convalida dell’arresto e forse anche il processo per direttissima.
L’ALTRO CASO
Resta da capire se possano scattare anche accuse più gravi nei confronti dell’arrestato. In un caso simile avvenuto a Sedico la persona finì alla sbarra per tentato omicidio. Così fu anche qualche mese fa per il caso del carabiniere investito da una vettura di kosovari, che si salvò per miracolo solo gettandosi a lato strada. Da ricordare anche che da qualche giorno le forze dell’ordine sono dotate della pistola elettrica, cosiddetto taser. Ieri non è stato necessario usarlo.