No aIla reintroduzione del servizio militare obbligatorio: la conferma del Ministro Crosetto

Servizio militare obbligatorio o volontario

Il servizio militare obbligatorio, noto come “leva”, non rientra nei piani del governo Meloni, come confermato dal ministro della Difesa, Guido Crosetto. Quest’ultimo ha sottolineato che le forze armate del futuro richiedono professionalità in un contesto sempre più complesso, e quindi è preferibile affidarsi a personale professionale.

L’idea del servizio militare obbligatorio è stata discussa più volte all’inizio del governo Meloni, con alcuni esponenti, tra cui Matteo Salvini, che aveva proposto un ragionamento su un servizio civile o militare per i giovani a disposizione della collettività. Tuttavia, il ministro Crosetto ha chiarito che la professionalità è fondamentale per affrontare le sfide attuali.

Giorgia Meloni, a maggio di quest’anno, aveva escluso l’ipotesi del servizio militare obbligatorio, suggerendo invece un approccio volontario e alternativo al servizio civile. Recentemente, durante un intervento davanti alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato, il ministro Crosetto ha sottolineato la necessità di una rivoluzione completa delle forze armate italiane, in parte motivata dagli sviluppi in Ucraina.

La riforma delle forze armate, già approvata nella scorsa legislatura ma ancora da attuare, prevede una nuova modalità con una riserva di 10.000 persone, da mobilitare in caso di guerra. Il ministro ha precisato che il servizio militare obbligatorio non è un’opzione, ma ha aperto alla possibilità di una riserva, coinvolgendo ad esempio gli uomini e le donne della polizia di Stato, già formati in ambito di sicurezza. Tuttavia, questo progetto è ancora in fase di definizione, e sembra certo che la soluzione non sarà il ritorno al servizio militare obbligatorio.

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