“Se allevi conigli non puoi pretendere leoni”. I carabinieri si dissociano dal post dell’ufficiale sul 13enne di Gragnano

Carabinieri ragazzo suicida gragnano

«Se allevi conigli non puoi pretendere leoni». È il post choc apparso poche ore fa sui social e scritto da un tenente colonnello carabiniere che commentava la vicenda del ragazzino 13enne suicida nei giorni scorsi a Gragnano, precipitando dal quarto piano dopo essere stato a lungo bullizzato. 

“Un ragazzino si suicida – si legge nel post – e psicoterapeutici sproloquiano in tv sul fatto che le parole sono armi e che c’entra il bullismo… senza pensare che se allevi conigli non puoi pretendere leoni… e che magari la colpa è quindi di chi non ha saputo far crescere adeguatamente quel ragazzino… il problema con un bullo si risolve, da sempre, dimostrandogli che non hai paura di lui…”.

“Questi commenti sono stati espressi a titolo prettamente personale dal militare, abbiamo avviato un procedimento disciplinare per le valutazioni del caso, i nostri carabinieri si stanno impegnando senza sosta per risolvere il caso e l’Arma è sempre in prima linea nella lotta al bullismo”  rende noto l’ufficio stampa del comando generale dei carabinieri.

Sul commento espresso dopo la morte del giovane di Gragnano l’Arma, “dal canto proprio, ha avviato un procedimento amministrativo per le valutazioni disciplinari”. A far emergere il caso è stato Matteo Flora, imprenditore che fornisce supporto tecnologico alle vittime di Revenge Porn. Flora ha pubblicato in un video il post che è stato poi cancellato dal carabiniere.

fonte: napoli.repubblica.it

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