Lo avevano convocato in questura per alcuni accertamenti sui suoi documenti e sulla richiesta di permesso di soggiorno, ma improvvisamente ha perso la testa e due giorni fa negli uffici di via Palatucci si è rischiato il dramma.
Sylvester Osiomwan, nigeriano di 27 anni, lunedì mattina è riuscito incredibilmente a sfilare la pistola a uno degli agenti che si trovavano all’ingresso della questura e con l’arma in mano ha tentato di sparare proprio contro gli uomini in divisa. Sono stati attimi di altissima tensione e di panico. A chi era presente è tornato alla mente quello che accadde a ottobre del 2019 all’interno della questura di Trieste, quando un rapinatore della Repubblica Dominicana, fermato poco prima per aver sottratto con violenza uno scooter a una donna, era riuscito a disarmare e a uccidere due agenti proprio all’interno della questura. Due giorni fa fortunatamente le cose sono andate diversamente. Ma c’è mancato veramente poco perché la tragedia si ripetesse anche a Sassari.
Dopo aver strappato la pistola dalla fondina all’agente, il 27enne ha puntato l’arma contro di lui e il collega che era al suo fianco e ha provato a fare fuoco. Fortunatamente la Beretta non aveva il colpo in canna e il primo tentativo di sparare è andato a vuoto. A quel punto, prima che lo straniero avesse il tempo di sparare una seconda volta, l’agente che era stato disarmato e i colleghi accorsi dopo aver sentito le sue richieste di aiuto, sono riusciti a buttare il 27enne per terra e a disarmarlo. Con difficoltà l’uomo è stato ammanettato e rinchiuso in una camera di sicurezza della questura. Lunedì sera su disposizione del magistrato di turno, il sostituto procuratore Angelo Beccu, Sylvester Osiomwan è stato accompagnato nel carcere di Bancali.
La Procura gli contesta i reati di tentato omicidio, rapina e resistenza. Stamattina, difeso dall’avvocato Gavinuccia Arca, comparirà davanti al giudice delle indagini preliminari per l’udienza di convalida dell’arresto. Lunedì mattina si era mostrato insofferente nei confronti degli agenti della questura e delle verifiche sui suoi documenti, ma nessuno si sarebbe mai immaginato che sarebbe arrivato a compiere un gesto simile.
Con un’azione fulminea mentre attendeva di essere ricevuto, si è avventato contro il poliziotto in servizio all’ingresso della questura e in pochi secondi è riuscito a disarmarlo. La prontezza di riflessi dell’agente e dei colleghi accorsi è stata determinante.