Rapina al caveau della Mondialpol oggi a Sassari e terrore in città. Erano pronti ad uccidere i banditi armati di kalashnikov – una banda formata da 10-15 uomini – che hanno assaltato intorno alle 20,30 il ‘forziere’, alla periferia della città.
I malviventi sono entrati nello stabilimento della società di sicurezza sfondando un muro con la benna di un mezzo meccanico. Erano armati di kalashnikov. Hanno sparato all’interno per spaventare le guardie giurate e sono riusciti impossessarsi del denaro custodito nel caveau, dove si stavano preparando i soldi per le pensioni. Poi sono scappati.
Spari contro carabinieri e polizia
Per coprirsi la fuga hanno incendiato diverse auto bloccando le vie attorno e hanno sparato contro auto dei carabinieri e della polizia che li hanno incrociati. Erano pronti ad uccidere.
Da quanto trapela al momento, nessuno è rimasto ferito.
Impressionante la foto dell’auto dei carabinieri, si vedono chiaramente i colpi di kalashnikov che hanno crivellato il parabrezza. Al momento non si conosce ancora l’entità del bottino, che s’immagina comunque molto rilevante.
La dinamica dell’assalto
I malviventi, almeno dieci, armati con kalashnikov e vestiti con mimetiche e giubbotti anti-proiettili, sono entrati in azione intorno alle 20,30: hanno accostato un escavatore al muro di recinzione della sede Mondialpol di Caniga, e sfruttando la lunghezza del braccio del mezzo meccanico hanno sfondato il muro dell’edificio.
Contemporaneamente con una scala altri banditi hanno scavalcato la recinzione e sono entrati nella sede da dove hanno prelevato diversi sacchi di denaro, portati fuori sempre con la benna del mezzo meccanico e caricati su un furgone Fiat Ducato bianco, con cui poi si sono dati alla fuga in direzione Cagliari.
Non prima di avere sparato contro le guardie giurate per intimidirle: una di loro che si trovava nella garitta di sorveglianza si è salvata grazie ai vetri anti-proiettili.
Sul posto il pm di turno e gli investigatori di carabinieri e polizia. Ed è in corso un’imponente caccia all’uomo. I banditi hanno lasciato alle loro spalle strade disseminate di stelle chiodate.