Nel carcere di Rovigo, si è verificata una nuova aggressione ieri nel tardo pomeriggio, durante la quale un detenuto italiano di 40 anni della sezione ad alta sicurezza ha minacciato un agente di polizia penitenziaria con una lama improvvisata realizzata da un pezzo di latta.
Il detenuto, già recidivo per reati di spaccio, aveva richiesto un colloquio video aggiuntivo oltre a quello già programmato per lo stesso giorno. Quando gli è stata negata la richiesta, ha sequestrato e attaccato con violenza un agente di polizia penitenziaria, afferrandolo per il polso e torcendogli il braccio per immobilizzarlo.
Ha minacciato l’agente con una lama affilata fatta di materiale di latta, intimandogli di non muoversi altrimenti sarebbe stato in grave pericolo.
Fortunatamente, grazie all’intervento tempestivo del resto del personale e di coloro che sono stati richiamati in servizio, è stata evitata una tragedia, e ripristinato l’ordine e la sicurezza nella struttura penitenziaria.
L’agente coinvolto è stato trasportato al Pronto Soccorso per ricevere le cure necessarie, con una prognosi di 10 giorni. È stato solo grazie all’intervento tempestivo e alla straordinaria professionalità dimostrata dal personale che la situazione non è degenerata ulteriormente.
Tuttavia, è evidente che la frequenza con cui si verificano eventi critici all’interno delle carceri richiede una seria riflessione da parte dei vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e la ricerca di soluzioni immediate.