Nascerà a Roma, nel complesso militare del Castro Pretorio, il primo smart military district d’Italia. Si tratta di un progetto coordinato della “Task Force per la valorizzazione immobili, l’energia e l’ambiente” del Ministero della Difesa, realizzato grazie al supporto finanziario della Banca Europea degli Investimenti (BEI) e attraverso lo strumento di assistenza tecnica denominato ELENA (European Local Energy Assistance). L’annuncio da parte del ministero della Difesa. Il distretto che includerà i comprensori militari di Palazzo Aeronautica, le caserme “Romagnoli”, “Macao”, “Pio IX” e l’insediamento di via Marsala.
“Innovazione e rispetto dell’ambiente sono priorità per la Difesa”, commenta il minsitro Lorenzo Guerini, “come lo sono per la collettività nazionale. In quest’ottica ho chiesto la realizzazione di un piano di diagnosi energetiche e il rinnovamento delle infrastrutture della Difesa secondo il modello degli smart military district. Grazie a questa iniziativa, le Forze Armate potranno intraprendere ulteriori progetti rivolti al risparmio energetico, alla razionalizzazione dei consumi e allo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili.”
Il progetto, coordinato dalla “Task Force per la valorizzazione immobili, l’energia e l’ambiente” del Ministero della Difesa, sarà realizzato grazie al supporto finanziario della Banca Europea degli Investimenti (BEI) e attraverso lo strumento di assistenza tecnica denominato ELENA (European Local Energy Assistance).
La struttura sarà caratterizzata da elevate capacità di resilienza energetica, produzione ed approvvigionamento da fonti sostenibili con una significativa riduzione dell’impatto ambientale. Consentirà, inoltre, di assorbire e mitigare gli effetti dovuti a eventuali attacchi, anche ibridi e non convenzionali, nonché a calamità naturali, assicurando il mantenimento della capacità e della prontezza operativa dello strumento militare.
L’obiettivo del progetto, che ha visto anche il contributo della “Sapienza Università di Roma”, è quello di massimizzare il ricorso all’autoconsumo attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili e la gestione dei flussi energetici in tempo reale su rete sicura, impiegando tecnologie innovative, intelligenza artificiale, Internet of Things, automazione e analisi dei dati.
Il “distretto intelligente”, comprenderà per il momento solo gli immobili in uso alla Difesa nell’area di Viale Pretoriano in Roma ma una volta realizzato potrà costituire elemento di riferimento per le altre Amministrazioni Pubbliche centrali, evidenziando il ruolo assunto dalla Difesa in campo energetico. Non solo, esso potrà essere la base di una più ampia iniziativa che potrebbe includere realtà diverse del tessuto urbano e del contesto cittadino della Capitale concretizzando il concetto di Smart City.
Per sviluppare il requisito del progetto, nonché coordinare le relative attività discendenti, la “Task Force per la valorizzazione immobili, l’energia e l’ambiente” ha nominato un apposito gruppo di lavoro interforze, definito Project Implementation Unit (PIU). Le correlate attività tecnico-amministrative saranno quindi finalizzate dalla Direzione dei lavori e del demanio, attraverso l’impiego del 2° Reparto Genio dell’Aeronautica Militare. Il progetto, il cui cammino procedurale è iniziato nel 2017, sarà replicato in altri comprensori militari del territorio nazionale che saranno interconnessi tra di loro, per diventare il manifesto tecnologico dell’impegno green assunto dalla Difesa per assicurare lo sviluppo dei principi di tutela ambientale e di efficienza energetica all’interno dei programmi infrastrutturali e di ammodernamento già avviati, come quelli di “Caserme Verdi”, “Aeroporti Azzurri” e “Basi Blu”.