Grave episodio contro le forze dell’ordine a Roma. Le auto private di due appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Rebibbia sono state bruciate a seguito di un lancio di molotov e distrutte dalle fiamme appiccate nella notte da ignoti. A rendere nota la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, che esprime “solidarietà alle due colleghe” ed auspica che si faccia luce sull’inquietante episodio
[sc name=”pubblicit” ][/sc]Quel che è avvenuto questa notte nel parcheggio delle auto private del personale in servizio nella Casa Circondariale femminile di Rebibbia a Roma merita di essere approfondito con estrema attenzione. Va chiarito se, come sembra, si è trattato di una vera e propria intimidazione ai danni di due poliziotte penitenziarie del carcere romano da persone non identificate, che hanno incendiato le auto nella notte.
Auspico che le indagini facciano piena luce su questo grave e inquietante episodio”, la dichiarazione del Segretario Generale del SAPPE Donato Capece, che stigmatizza come, “dopo le gravi vicende di Santa Maria Capua Vetere, sono state molte le prese di posizione inneggianti all’odio verso il Corpo di polizia penitenziaria ed i suoi singoli appartenenti da parte dell’area extraparlamentare ed antagonista in tutta Italia”. “La Polizia penitenziaria è e rimane un Corpo di Polizia dello Stato sano e fondamentale a garantire l’ordine democratico e la sicurezza dei cittadini”, conclude Capece dopo la notte di fuoco.