Attimi di tensione all’Ospedale del Mare di Ponticelli, a Napoli Est, quando in pronto soccorso è giunta la salma di un uomo di etnia rom già deceduto per un proiettile alla testa, proveniente dal campo di Casandrino.
Sull’episodio si è espressa via Facebook l’associazione Nessuno tocchi Ippocrate: “L’equipaggio del 118 è stato allertato per codice rosso. Al momento dell’arrivo dell’ambulanza circa 150 persone hanno obbligato i sanitari a caricare il cadavere, attinto da un colpo d’arma da fuoco alla testa, sul mezzo di soccorso. La salma, contro ogni protocollo, viene portata all’Ospedale del mare dove i suddetti 150 astanti hanno creato il panico richiedendo addirittura l’arrivo della finanza in tenuta antisommossa”.
Prima delle fiamme gialle sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale. Fonti vicine ai militari dell’Arma confermano la presenza dei conoscenti del deceduto anche se parlano di una cinquantina di persone e assicurano che, oltre alla loro presenza, non si sono registrati disordini.
“Napoli è peggio di Kabul ed ora abbiamo le prove- prosegue il post Facebook di Nessuno Tocchi Ippocrate – E’ ora di militarizzare gli ospedali. La nostra provocazione: Rifiutarsi di andare su un intervento non è più ‘omissione di soccorso’, bensì ‘legittima difesa’. A indagare sulla morte del cittadino di etnia rom è la polizia di Stato.