Rinnovo Contratti Forze Armate e Polizia: la coperta è corta, possibile il rinvio. Ipotesi una tantum anche nel 2024

Contratto Forze Armate e Polizia

Non ci sono ancora novità» su eventuali risorse per i rinnovi dei contratti nella pubblica amministrazione, «ho incontrato Giorgetti a luglio, gli ho rappresentato la necessità di prendere in considerazione il rinnovo dei contratti come una delle priorità perché siamo quasi a fine 2023, i rinnovi fanno riferimento al periodo 2022-2024», ha spiegato il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, a margine del convegno «Le buone leggi, semplificare per far ripartire l’Italia». Ma la coperta è corta.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, martedì 19 settembre, ha sottolineato che l’aumento dei tassi della Bce «porta via alla prossima manovra 14-15 miliardi di euro» per i maggiori interessi sul debito. Inoltre bisogna tenere conto del buco nelle casse statali creato dal Superbonus e della minor crescita dell’economia. In questo contesto l’ipotesi su cui si sta orientando il governo è confermare anche per il 2024 un aumento una tantum per gli statali, come quello del 2023, e far nuovamente slittare il rinnovo dei contratti.

La scorsa legge di Bilancio per il 2023 aveva previsto che «un emolumento accessorio una tantum, da corrispondere per tredici mensilità, da determinarsi nella misura dell’1,5 % dello stipendio con effetti ai soli fini del trattamento di quiescenza». Per finanziare la misura era stato previsto lo stanziamento di un miliardo. Nel 2023 gli statali hanno iniziato a vedere gli effetti del bonus in busta paga solo ad agosto a causa di una serie di ritardi.

Da 20 a 130 euro in più

Nei ministeri l’aumento arrivava fino a 66,8 euro per i dirigenti di fascia più alta. Per i funzionari gli incrementi andavano dai 29,6 per quelli delle fasce più basse ai 44,7 euro di quelle più alte, come si può verificare dalle tabelle pubblicate sul sito del ministero dell’Economia e delle Finanze. Mentre per gli assistenti gli aumenti andavano da 24,3 euro a 31,3 euro. Nella sanità invece si andava dai 23,8 euro del personale di supporto di prima fascia ai 55,2 euro di un dirigente medico di struttura complessa con rapporto esclusivo.

Forze Armate e Polizia rinnovo contratti

Per le forze di polizia invece si oscillava tra i 24,1 euro per gli agenti ai 34,4 euro per un commissario capo. Per la polizia penitenziaria l’una tantum andava dai 24 euro circa per gli agenti ai 34,5 euro per un commissario capo con oltre 15 anni di servizio. Nella scuola la cifra oscillava dai circa 20 euro in più per i collaboratori scolastici ai 52 euro previsti per i dirigenti scolastici.

A beneficiare degli aumenti più significativi è stato il comparto diplomatico dove il bonus nel 2023 andava dai 53,56 euro di emolumento per i segretari di legazione ai 131,61 per gli ambasciatori. Se l’una tantum dovesse essere confermato anche per il 2024, come si sta ipotizzando, è probabile che le cifre saranno analoghe dato che non sembrano esserci margini per ulteriori aumenti.

Cgil: «Se questa è scelta del governo, ci aspetta autunno di passione»

Ma la Cgil attacca. «Trenta denari – dice la segretaria generale di Funzione pubblica Cgil, Serena Sorrentino – evocano nella storia dell’umanità un compromesso fatale. Se dovesse essere questa la scelta del governo ci aspetta un autunno di passione».

Il 7 ottobre Cgil, insieme con altre decine di associazioni di tutta Italia, sarà in piazza a Roma per una grande manifestazione «per difendere la Costituzione e il diritto al rinnovo dei contratti». Se fosse vero che si sta valutando il rinnovo anche per il 2024 dell’una tantum di 30 euro lordi, «in sostituzione dei rinnovi contrattuali», continua Sorrentino, «vorrebbe dire non rinnovare i contratti collettivi nazionali 22/24 e scegliere di svalutare ancora una volta il lavoro pubblico non garantendo il recupero del potere d’acquisto dei salari compromessi da un’inflazione che corre come mai negli ultimi anni: ci auguriamo che il ministro Zangrillo smentisca questa ipotesi, noi confronti con lui ad oggi non ne abbiamo avuti».

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