Comunicato NSC Carabinieri
Ieri sera a Roma, alla Tenuta della Mistica, dove Sergio De Caprio, Capitano Ultimo da anni aiuta le persone più disagiate a ritrovare la possibilità di vivere con dignità, tantissimi Cittadini, associazioni, Carabinieri in servizio e in congedo, hanno celebrato la data dalla quale l’esempio del generale dalla Chiesa, ucciso a Palermo il 3 settembre del 1982, insieme alla moglie Emanuela e all’agente di scorta Domenico Russo, è diventato eterno.
Emozionante il ricordo delle altre Vittime della Mafia attraverso la presenza del fratello del Capitano Mario D’Aleo, anche lui ucciso in Sicilia insieme ai suoi due Colleghi, Giuseppe Bommarito e Pietro Morici (che avevano già operato al fianco del Capitano Basile, anche lui ucciso per mano mafiosa).
Il segretario generale del Nuovo Sindacato Carabinieri Massimiliano Zetti ha ribadito la necessità del mutuo soccorso come elemento necessario per alimentare il senso di unione indispensabile per combattere contro derive degenerative del tessuto sociale, ricordando una delle frasi che il generale dalla Chiesa ripeteva ai suoi Figli e ai Carabinieri “Restate Uniti, non perdetevi mai”.
Le delegazioni NSC della Campania e del Lazio con i segretari Michele Capece e Sabatino Mastronardi, hanno piantato insieme al Capitano Ultimo, una pianta di “bagolaro” o “spaccasassi”, una specie definita pioniera per la sua capacità di crescere in ambienti difficili e di creare il giusto riconsolidamento del terreno per favorire la crescita di altre piante che altrimenti non troverebbero possibilità di germogliare.
Un chiaro parallelismo a come l’unione degli sforzi (anche del sindacato, parte sociale) deve essere costante e ostinato per alimentare il concetto solidale di aiutarsi ed aiutare gli Altri.