Regina Coeli: Polizia penitenziaria in stato di agitazione contro le aggressioni

Polizia Penitenziaria Aggressioni
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Le Organizzazioni Sindacali più rappresentative del Corpo di Polizia Penitenziaria, a seguito delle ripetute aggressione nel penitenziario romano di Regina Coeli, hanno diffuso un comunicato unitario indicendo lo stato di agitazione del personale.

Di seguito il testo:

A seguito dei fatti recenti di aggressioni nei confronti di agenti con ultimo caso del 6 Giugno scorso con tentativo di sequestro e ferimento con prognosi di 25 giorni, le Organizzazioni sindacali firmatarie di questo comunicato stampa hanno indetto lo Stato di Agitazione per protestare a tutela del Personale di Polizia Penitenziaria di Regina Coeli e contro le carenze ben conosciute dall’ Amministrazione Penitenziaria, totalmente assente nei problemi da risolvere con urgenza che riguardano;

  • Le aggressioni quotidianamente ripetute nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria della sede segnalate da detenuti violenti oramai fatti di pura cronaca mediatica, servono chiare linee d’intervento per l’ordine è sicurezza posta fortemente a rischio
  • Una carenza di organico che sfiora le 190 unità rispetto ad un organico previsto di 516 unità che si aggiorna sempre più in negativo anche per il numero di casi assenti per violenze subite. L’assegnazione di unità nelle prossime settimane non è sufficiente a coprire le uscite dell’anno corrente.
  • L’eccessiva presenza di detenuti con sentenza passata in giudicato che creano ripetuti disordini per via delle legittime aspirazioni ad essere allocati in penitenziari dove vengono privilegiate le attività trattamentali.
  • La mancata istituzione delle sezioni chiuse per i detenuti facinorosi ed etero aggressivi con la conseguenza che gli stessi non vengano puniti dopo le aggressioni al personale.
  • Altri problemi legati all’organizzazione del lavoro, una corretta ripartizione degli incarichi interni e risposte concrete sulla gestione complessiva dell’ordine e sicurezza dell’Istituto.

Il tutto racchiuso in un documento più dettagliato inviato alle Autorità dell’amministrazione (Capo DAP e Provveditore Regionale e per conoscenza al Gabinetto del Ministro della Giustizia, Prefetto), per la quale a breve comunicheremo altre forme di rivendicazioni consentite dalla legge, attraverso altri comunicati stampa.

SAPPE OSAPP SINAPPE     UILPA USPP FNSCISL CNPP FPCGIL

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